Il primo computer quantistico on demand in Italia attivato al Politecnico di Torino
Da Gianluca Rini
Maggio 23, 2025

Il panorama dell’alta tecnologia nazionale si arricchisce di un tassello decisivo: a Torino è operativo il primo computer quantistico a richiesta, pronto a servire atenei, imprese e centri di ricerca. La macchina, progettata dalla finlandese IQM Quantum Computers e installata nel campus torinese del Politecnico, si propone di ridurre drasticamente i tempi necessari per l’elaborazione di modelli complessi, contenendo al minimo il dispendio energetico. L’iniziativa rafforza il ruolo della città come laboratorio avanzato, in cui la ricerca esce dai dipartimenti universitari per incontrare direttamente le esigenze dell’industria.
Un’infrastruttura aperta per imprese e università
Il dispositivo appartiene a una tiratura di soli dodici esemplari disponibili su scala globale e, a differenza del prototipo collocato a Napoli con finalità puramente sperimentali, opera come piattaforma condivisa e pienamente operativa.
Soggetti attivi nella finanza computazionale, nella logistica, nella crittografia e nella scienza dei materiali possono eseguire algoritmi ottimizzati. Questa formula consente di misurare sul campo l’efficacia del calcolo quantistico rispetto alle tecnologie classiche, senza affrontare l’onere di investimenti infrastrutturali.
Sinergia fra enti d’eccellenza
Il progetto nasce dalla collaborazione fra Politecnico, Fondazione Links e Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica. Il connubio di competenze ingegneristiche, risorse finanziarie e strumenti di misura ad alta precisione crea un ecosistema capace di attirare talenti, capitali e programmi europei.
I promotori puntano a trasformare Torino in un polo di riferimento, con corsi specialistici, spazi per start-up e bandi competitivi dedicati alle applicazioni quantistiche ad alto valore aggiunto.
Ricadute applicative e orizzonti di crescita
L’elaboratore, basato su qubit a semiconduttori, introduce livelli di efficienza difficilmente raggiungibili dai supercomputer classici e può operare in stretta sinergia con algoritmi di intelligenza artificiale. Questa unione permette di affinare la modellazione dei materiali, migliorare la previsione dei flussi finanziari e progettare reti logistiche a basso consumo energetico.
Viene confermato l’interesse concreto verso una tecnologia destinata a ridefinire la competitività nazionale nei prossimi anni.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.
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