Mercato immobiliare in Piemonte: lieve ripresa, ma ancora lontano il recupero pieno
Da Gianluca Rini
Giugno 09, 2025

Dopo un lungo periodo di rallentamento, il comparto residenziale del Piemonte mostra un leggero rialzo. Nell’anno 2024 le case scambiate sono state 64.407, vale a dire l’1% in più rispetto al 2023, che a sua volta aveva registrato un calo netto. Nonostante il passo avanti, il valore medio rimane ancorato all’80% delle cifre toccate nel 2011, segno di una ripresa graduale ma ancora lontana dai picchi del passato.
Mercato in lieve risalita
Su base regionale l’incidenza delle transazioni rispetto all’immobiliare resta invariata al 2,30%. Il volume complessivo, se messo a confronto con le annate del decennio scorso, rimane modesto; ma la stabilità raggiunta rappresenta un indicatore di maggiore fiducia degli acquirenti, favorita da tassi di interesse più prevedibili e da un’offerta ancora ampia.
La superficie media delle abitazioni vendute si mantiene sui 110 m², confermando la preferenza per tagli familiari e multifunzionali.
Torino traina la regione
Oltre la metà degli atti di compravendita si concentra nell’area metropolitana torinese. Il capoluogo, da solo, supera quota 15 mila rogiti, su quasi 23 mila complessivi nei sette capoluoghi di provincia (+1,8%). Guardando alla variazione territoriale: Asti, Biella, Torino e Vercelli migliorano i propri volumi; il lieve arretramento interessa invece Alessandria, Cuneo, Novara e Verbano-Cusio-Ossola.
Tale distribuzione conferma la centralità del capoluogo come motore delle operazioni, sostenuto da servizi, infrastrutture e un’offerta abitativa diversificata.
Andamento dei prezzi e differenze territoriali
I listini nei capoluoghi mostrano ampie oscillazioni. In testa si colloca Torino con 2.210 €/m², mentre Alessandria chiude la classifica a 803 €/m². Passando alle province, il valore medio più elevato spetta al Verbano-Cusio-Ossola (1.207 €/m²), mentre il Biellese si distingue per la maggiore convenienza (499 €/m²).
Novara registra segni di risalita, mentre l’area alessandrina flette leggermente. Solo Torino, una parte dei comuni dell’hinterland e alcune località turistiche superano la media nazionale, evidenziando una polarizzazione sempre più marcata tra le zone a maggiore attrattività e le altre.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.
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