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Fegato ‘esploso’ in un incidente: uomo salvato alle Molinette con un trapianto eccezionale

Da Gianluca Rini

Maggio 26, 2025

Fegato ‘esploso’ in un incidente: uomo salvato alle Molinette con un trapianto eccezionale

Un drammatico infortunio avvenuto in un’azienda agricola della provincia di Cuneo ha messo a dura prova i chirurghi del Piemonte. A causa di uno schiacciamento addominale, il fegato di un uomo di 55 anni ha subito gravi danni. Quando è giunto alle Molinette, dopo vari tentativi di stabilizzazione, l’unica opzione rimasta era la sostituzione completa dell’organo. La rapidità della macchina dei trapianti e la sinergia tra strutture specialistiche hanno permesso di salvargli la vita.

L’incidente e i primi interventi a Cuneo

La mattina dell’incidente il lavoratore stava ispezionando l’interno di un silos. Per una fatalità, la pala meccanica in movimento ha premuto con forza la parte superiore destra dell’addome contro la parete metallica. Il trauma ha originato una lacerazione profonda e diffusa.

Trasportato all’ospedale di Cuneo, l’uomo è stato immediatamente portato in sala operatoria per quattro interventi, necessari a tamponare le emorragie e a mantenere i parametri vitali. I chirurghi hanno spiegato che il fegato appariva danneggiato in più parti, è stato descritto come “praticamente esploso”, una condizione incompatibile con una semplice ricostruzione.

Corsa contro il tempo per trovare un donatore

Constatata l’impossibilità di recuperare l’organo, l’équipe cuneese ha attivato la procedura d’emergenza nazionale. Il nome del paziente è stato inserito in testa alle liste per ricevere un fegato compatibile nel giro di poche ore.

Grazie al coordinamento tra i centri trapianto, le analisi di compatibilità sono state eseguite in tempi ristretti e, nella stessa giornata, è stato individuato un donatore idoneo. Il trasferimento a Torino è avvenuto sotto scorta medica, mentre anestesisti e rianimatori preparavano la sala operatoria.

Il trapianto alle Molinette e la ripresa

Presso le Molinette, l’intervento si è articolato in quattro fasi: rimozione dell’organo, emostasi delle strutture vascolari, impianto del nuovo fegato e verifica finale delle funzioni epatiche.

La Città della Salute ha riferito che l’operazione era quasi irrealizzabile per la complessità del quadro clinico e la necessità di sincronizzare numerosi specialisti. Il risultato, considerato straordinario, testimonia l’alto livello delle competenze presenti nella struttura sanitaria.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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