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Consumo di suolo in Piemonte: approvata una nuova legge per limitarlo

Da Gianluca Rini

Maggio 27, 2025

Consumo di suolo in Piemonte: approvata una nuova legge per limitarlo

Una settimana segnata dall’attività legislativa porta in Piemonte un nuovo strumento pensato per contenere l’uso di territorio e rivitalizzare le aree già edificate. Con l’approvazione in Consiglio regionale, il disegno di legge che rinnova e integra la precedente 16/2018 diventa realtà.

Il provvedimento apre la strada a interventi mirati su immobili datati o poco efficienti, riconoscendo un vantaggio a chi sceglie di riqualificare anziché espandere i confini urbani. In questo modo, l’ente locale disporrà di regole aggiornate per guidare la trasformazione delle città in luoghi più salubri, sicuri ed efficienti dal punto di vista energetico.

Il perimetro normativo rinnovato

La legge interviene dopo la parziale abrogazione statale della 7/2022, colmando il vuoto che ne era derivato. La cornice attuale conferma i principi della 16/2018 ma li riformula per agevolare operazioni di recupero su edifici considerati obsoleti sotto il profilo architettonico, sismico o energetico.

Gli incentivi previsti non riguardano l’espansione, ma la rigenerazione: chi rinnova il patrimonio esistente può beneficiare di premialità volumetriche e iter autorizzativi più snelli, contribuendo così a ridurre l’occupazione di nuovo suolo agricolo o naturale.

Autonomia comunale e procedure semplificate

Uno dei cardini del testo è la restituzione di autonomia ai Comuni. I consigli comunali, infatti, potranno deliberare in modo indipendente le modalità di recupero, trasformando la norma in uno strumento operativo quotidiano.

Questo assetto permette di adattare le decisioni alle specificità del territorio, con un’attenzione particolare ai quartieri periferici dove le necessità di rinnovamento sono spesso più urgenti. L’iter amministrativo snellito rende più agevole per imprese e cittadini avviare cantieri di riqualificazione, riducendo tempi e oneri burocratici.

Obiettivi di qualità urbana e ambientale

Il nuovo quadro promuove una serie di interventi che puntano a migliorare la vivibilità delle città. Tra le azioni indicate figurano la riduzione delle superfici impermeabili, la demolizione selettiva dei manufatti vetusti, l’impiego di materiali riciclati nelle nuove costruzioni, il recupero delle aree degradate e le bonifiche ambientali.

Questi progetti, organizzati in un’ottica di economia circolare, mirano a innalzare la qualità sociale ed economica del tessuto urbano, abbassando al contempo il consumo energetico e le emissioni. Grazie a queste linee guida, il Piemonte si candida a diventare un laboratorio di buone pratiche per la rigenerazione delle città italiane.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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