Nidi aperti anche il sabato e a Natale: la novità in Piemonte
Da Gianluca Rini
Maggio 27, 2025

Servizi educativi più elastici rappresentano il cuore del nuovo programma varato dalla Regione Piemonte per l’anno scolastico 2025-2026. Con un fondo superiore a 1,4 milioni di euro, l’amministrazione offre ai Comuni la possibilità di estendere la giornata dei nidi comunali, un sostegno mirato a chi concilia impegni professionali e cura dei figli.
La decisione, annunciata dall’assessora Elena Chiorino, si colloca fra le strategie regionali volte a invertire la tendenza demografica negativa e a rafforzare la presenza delle madri nel mercato del lavoro.
Un investimento da 1,4 milioni per l’anno 2025-2026
Il bando regionale, aperto fino al 12 giugno 2025, si rivolge ai Comuni proprietari di asili nido. Le risorse finanzieranno il prolungamento dell’orario dal prossimo settembre fino a luglio 2026. L’assegnazione è pensata per coprire interamente i costi organizzativi, sollevando le famiglie da qualunque aggravio economico.
Secondo i dati regionali, dal 2021 sono stati dedicati oltre 4 milioni di euro al medesimo obiettivo: numeri che hanno permesso di coinvolgere più di 3.000 bambini e circa 300 plessi, distribuiti in media su 63 municipi ogni anno.
Orari flessibili: sabato mattina e periodi festivi
Grazie al nuovo stanziamento, i nidi potranno aprire il sabato mattina, durante il periodo natalizio e nelle pause didattiche previste dal calendario scolastico. L’estensione temporale ha lo scopo di offrire una risposta tempestiva alle esigenze quotidiane dei genitori con turni impegnativi o attività che non si interrompono nei fine settimana.
La Regione invita le amministrazioni locali a predisporre calendari organizzati sulle richieste delle famiglie, assicurando continuità pedagogica e personale qualificato anche nei giorni tradizionalmente chiusi.
Benefici per genitori e Comuni
L’amministrazione regionale ha evidenziato che ampliare l’offerta sostiene l’occupazione femminile e agevola la permanenza dei nuclei familiari sul territorio. L’elasticità oraria riduce gli ostacoli organizzativi che spesso inducono a rinviare la nascita di un figlio, favorendo al contempo la serenità lavorativa di madri e padri.
I sindaci, dal canto loro, ottengono risorse utili a valorizzare strutture già presenti, generando ricadute positive sull’economia locale. Con l’iniziativa, la Regione ribadisce la propria volontà di mettere l’educazione al centro delle politiche sociali, riconoscendola come leva decisiva per la crescita futura.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.