Assunzioni in Piemonte in aumento, cresce il tempo indeterminato: gli ultimi dati
Da Gianluca Rini
Giugno 06, 2025

Nel primo trimestre 2025 il Piemonte registra un ulteriore rafforzamento del lavoro dipendente. I dati dell’Osservatorio regionale mostrano un saldo attivo di 2.087 posizioni, spinto in particolare dalla crescita dei contratti a tempo indeterminato, aumentati di 17.909 unità. Il trend, in linea con la chiusura positiva del 2024, conferma la tenuta del tessuto economico locale nonostante l’incertezza del contesto internazionale.
Bilancio occupazionale del primo trimestre 2025
Secondo il rapporto diffuso dall’Osservatorio, tra gennaio e marzo le nuove attivazioni hanno superato le cessazioni, generando un saldo occupazionale di poco superiore alle duemila unità. Il raffronto su base annua evidenzia la prosecuzione di un percorso già avviato lo scorso anno, quando il Piemonte aveva chiuso con 10.804 posizioni aggiuntive.
L’assessora al Lavoro Elena Chiorino ha sottolineato che investimenti, percorsi formativi qualificati e incentivi al lavoro stabile stanno incidendo in modo decisivo sulla qualità dell’occupazione.
Occupazione femminile in crescita
Fra i numeri spicca il contributo della componente femminile: su 2.087 nuovi posti, 1.900 riguardano donne, mentre il saldo maschile corrisponde a +187. Elena Chiorino rileva che l’azione regionale, dal potenziamento della conciliazione vita-lavoro ai programmi di welfare aziendale, ha facilitato l’ingresso e la permanenza delle lavoratrici, i cui talenti risultano determinanti per la competitività del sistema produttivo piemontese.
Dimensione territoriale
L’analisi per aree geografiche colloca in testa la Città metropolitana di Torino, con un incremento di 1.835 posizioni, seguita dal territorio novarese, che aggiunge 571 unità. Questi territori beneficiano molto di iniziative dedicate all’attrazione di investimenti e alla riqualificazione professionale, fattori ritenuti essenziali per il rafforzamento del mercato del lavoro locale.
Osservando l’andamento complessivo, emerge un quadro di fiducia: la combinazione di politiche attive del lavoro, incentivi fiscali e un tessuto imprenditoriale sempre più orientato all’innovazione crea le condizioni per un percorso di crescita occupazionale stabile. Se al capitale umano qualificato si somma la capacità del territorio di attrarre filiere ad alto valore aggiunto, l’effetto si traduce in un rafforzamento della competitività regionale.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.