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Stop ai diesel Euro 5: la richiesta del Piemonte e il piano con misure alternative

Da Gianluca Rini

Giugno 06, 2025

Stop ai diesel Euro 5: la richiesta del Piemonte e il piano con misure alternative

La sospensione della circolazione dei diesel Euro 5 in Piemonte potrebbe non entrare in vigore nelle modalità attuali. Un dossier della Giunta regionale, curato dall’assessorato all’Ambiente, propone correttivi che riducano Pm10 e NO₂ senza ricorrere a un divieto generalizzato, aprendo una discussione con i dicasteri competenti.

Le dichiarazioni della Regione Piemonte

L’assessore Matteo Marnati ha definito realistica la possibilità di rivedere la misura, spiegando che la Giunta ha proposto un piano per evitare di bloccare le auto e allo stesso tempo di salvaguardare la qualità dell’aria con strumenti più flessibili.

Secondo quanto riferito, il documento inviato a Roma concentra l’attenzione su interventi cosiddetti qualitativi, capaci di incidere su numerosi settori senza scaricare tutto il peso sui proprietari di veicoli diesel interessati dalla norma. La scelta nasce dal timore che un divieto rigido colpisca una parte significativa della popolazione, soprattutto le persone che utilizzano l’automobile per motivi professionali.

Il passaggio chiave a Roma

Per modificare il piano serve l’intesa di due membri del Governo: il titolare delle Infrastrutture, Matteo Salvini, e il titolare dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin. Entrambi stanno valutando le proposte piemontesi; la risposta è attesa nelle prossime settimane.

L’attenzione è rivolta all’equilibrio tra impegni relativi alle emissioni e ricadute economiche sulle famiglie. Il confronto istituzionale non riguarda soltanto Torino e dintorni: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna hanno condiviso la stessa strategia, riconoscendo l’esigenza di un’azione coordinata su tutta l’area del bacino padano.

Misure qualitative su mobilità e riscaldamento

Anche se i dettagli restano riservati, dalle linee guida trapela l’intenzione di agire in due direzioni principali. Si parla, infatti, della valutazione di situazioni alternative che interesserebbero principalmente il settore dei trasporti e quello del riscaldamento.

Molto probabilmente, si potranno valutare incentivi per il potenziamento del trasporto pubblico, tenendo conto dell’adozione di sistemi a basse emissioni. L’obiettivo finale è quello di ridurre sensibilmente le concentrazioni di particolato e biossido d’azoto senza imporre limiti drastici alla mobilità privata.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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