Torino. Sette persone arrestate: operavano attraverso assunzioni fittizie per ottenere permessi di soggiorno.
Assunzioni fittizie per permessi di soggiorno: arresti a Torino
A Torino questa mattina la Guardia di Finanza ha arrestato sette persone, colpevoli di aver assunto stranieri in imprese e società fittizie al fine di consentire l’ottenimento o il rinnovo dei permessi di soggiorno.
Da qui le accuse di: associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa aggravata ai danni dello Stato, falsità ideologica e sostituzione di persona.
Le sette persone arrestate sono attualmente in custodia cautelare, per ordinanza della Procura di Torino e della Direzione Distrettuale Antimafia. Tre persone sono in carcere, le restanti quattro agli arresti domiciliari. Inoltre, sono stati sequestrati 150 mila euro e posti i sigilli a due Centri di Assistenza Fiscale.
L’inchiesta che ha condotto ai sette arresti di questa mattina da parte della Guardia di Finanza di Torino è denominata “Terra Promessa” e risale ai primi mesi del 2020.
“Terra Promessa” ha portato alla luce un’organizzazione in attività da almeno un decennio, operante soprattutto su Torino. Non mancano tuttavia ramificazioni in alte province della Regione Piemonte.
Le attività portate avanti da questo sodalizio comprendevano non soltanto rapporti di lavoro fittizi, ma anche contratti di affitto finti.
Sebbene lo scopo principale fosse di favorire l’ottenimento e il rinnovo dei permessi di soggiorno, non era l’unico. Infatti, le azioni intraprese avevano come obiettivi anche l’ottenimento di prestazioni economiche da INPS e Agenzia delle Entrate. Alcuni esempi sono: reddito di cittadinanza, indennità di maternità, bonus fiscali di varia natura, sostegni al reddito (anche in relazione al Covid), NASPI e rimborsi Irpef.