Saldi estivi al via in Piemonte, Confesercenti: “Lo scontrino medio da 140 euro”
Da Gianluca Rini
Luglio 05, 2025

Con l’avvio ufficiale dei saldi estivi, fissato per oggi, sabato 5 luglio, il comparto del commercio del Piemonte attende otto settimane decisive. Secondo le stime elaborate da Fismo-Confesercenti, le famiglie della regione metteranno in circolo circa 180 milioni di euro, con uno scontrino medio che si assesterà intorno ai 140 euro.
La presidente di Fismo, Micaela Caudana, ha evidenziato che la primavera appena conclusa ha registrato vendite in calo; di conseguenza, il caldo e la prospettiva di prezzi ribassati potrebbero stimolare il rinnovo del guardaroba e consentire ai negozi di recuperare parte dei ricavi perduti.
Caudana ha inoltre segnalato la diffusione di sconti online e promozioni social, iniziative che, anticipando la partenza formale dei saldi, rischiano di penalizzare le botteghe di prossimità a vantaggio delle grandi catene e del commercio elettronico.
Previsioni di spesa e ripartizione del budget
L’ufficio studi di Confesercenti conferma valori in linea con la stagione 2024: il 52% dei residenti prevede di partecipare alla corsa agli affari, destinando ai ribassi quasi un quinto della quattordicesima. Per l’economia locale ciò implica un flusso di cassa prezioso dopo mesi complicati, soprattutto per chi opera nei centri storici e conta su un traffico pedonale ridotto.
Promozioni anticipate: chi ha già comprato e quanto ha speso
Le analisi condotte da Ipsos per Fismo mostrano che il 18% dei piemontesi ha approfittato di offerte lanciate prima del 5 luglio, spendendo in media 100 euro: un “tesoretto” che vale circa 40 milioni sull’intero territorio.
Il fenomeno attira soprattutto i giovani fra 18 e 34 anni (22%), mentre nella fascia compresa fra 35 e 65 anni l’adesione scende al 17%. Le consumatrici risultano leggermente più attive degli uomini: 20% contro 17%.
Le scelte dei consumatori: dai costumi ai top
La classifica degli articoli più richiesti vede nuovamente in testa il beachwear: costumi, parei e accessori da spiaggia vengono indicati come prima voce di spesa dal 56% degli intervistati, quota in crescita rispetto alla scorsa estate.
A ruota seguono t-shirt e top (40%), gonne e pantaloni (37%), calzature (35%) e intimo (34%). Un quinto degli acquirenti punta su borse, mentre il 20% valuta l’acquisto di abiti da cerimonia o da sera, complici matrimoni e feste in programma durante la bella stagione.
Il mix tra desiderio di rinnovare il guardaroba e necessità di presenza fisica in negozio potrebbe rivelarsi decisivo per il piccolo dettaglio, che scommette su consulenza personalizzata, assortimento selezionato e servizi post-vendita per differenziarsi dalle piattaforme online.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.