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Un bambino su cinque in Piemonte vive in povertà: l’allarme delle associazioni per l’infanzia

Da Claudio Pasqua

Maggio 29, 2025

Un bambino su cinque in Piemonte vive in povertà: l’allarme delle associazioni per l’infanzia
In Piemonte, un bambino su cinque vive in condizioni di povertà, un dato che emerge con forza dalle recenti analisi condotte dalle associazioni regionali che si occupano di infanzia. Un quadro preoccupante che evidenzia non solo difficoltà economiche, ma anche una deprivazione culturale e sociale che segna profondamente il percorso di crescita di migliaia di minori. Tra le situazioni più critiche, spicca quella dei figli di migranti, particolarmente esposti a condizioni di vulnerabilità.
Secondo i dati raccolti, circa il 20% dei bambini piemontesi cresce in famiglie che faticano a garantire beni e servizi essenziali. Questo si traduce in bisogni primari insoddisfatti, ma anche in una limitata accesso a opportunità educative e ricreative. “Molti di questi bambini non sono mai stati al cinema, al teatro o in un museo”, denunciano le associazioni, sottolineando come la povertà non sia solo materiale, ma anche culturale. La mancanza di esperienze di questo tipo rischia di compromettere lo sviluppo emotivo e sociale dei più giovani, privandoli di stimoli fondamentali per la loro crescita.
I figli di migranti rappresentano una categoria particolarmente a rischio. Le barriere linguistiche, la precarietà lavorativa dei genitori e la difficoltà di accesso ai servizi sociali aggravano la loro situazione. Le associazioni evidenziano come questi minori spesso vivano in contesti di marginalità, con famiglie che lottano per integrarsi in un sistema che non sempre offre adeguato supporto.
Le organizzazioni piemontesi chiedono interventi urgenti per contrastare questa emergenza. Tra le proposte, l’ampliamento di programmi di sostegno economico alle famiglie, l’accesso gratuito o agevolato ad attività culturali e ricreative per i minori, e politiche di inclusione più efficaci per i figli di migranti. “Non possiamo permettere che un’intera generazione cresca senza opportunità”, dichiarano i portavoce delle associazioni.
Il Piemonte, una delle regioni più ricche d’Italia, si trova così a fare i conti con una realtà che mette in discussione il suo modello di sviluppo. La povertà infantile non è solo una questione economica, ma un problema che interpella l’intera comunità, chiamata a costruire un futuro più equo per tutti i suoi bambini.

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Claudio Pasqua

Direttore ADI - Agenza Digitale Italiana

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