Estate Reale 2025 a Torino: più di venti appuntamenti nei luoghi dei Musei Reali
Da Gianluca Rini
Maggio 13, 2025

Partendo dal Teatro Romano e attraversando gli scenografici Giardini Reali fino alla Corte d’Onore, l’edizione 2025 di Estate Reale trasforma i monumenti simbolo di Torino in palcoscenici a cielo aperto. Dal 12 maggio al 31 ottobre, l’iniziativa intreccia note, versi e gesti performativi con il ritmo delle stagioni, invitando il pubblico a vivere esperienze diurne e serali in atmosfere inusuali.
Ogni sera, tra le 19:45 e le 23:30 (ultimo ingresso alle 22:45), una sezione diversa del complesso museale si apre a tariffa ridotta, 5 o 10 euro, per offrire nuove chiavi di lettura del patrimonio civico, mentre il Giardino di Levante torna finalmente accessibile dopo anni di attesa.
Spazi storici che si accendono di arte
Il percorso culturale abbraccia ambienti dalla forte identità: installazioni contemporanee, piccoli ensemble, viali che si riempiono di poesia sussurrata al crepuscolo. La scelta di alternare ambienti interni e scorci verdeggianti crea un contrasto che esalta suoni e parole.
Grazie al biglietto agevolato, residenti e visitatori scoprono scorci normalmente meno frequentati, seguendo un itinerario modulare che cambia di settimana in settimana. L’uso di illuminazioni scenografiche e di proiezioni discrete valorizza la pietra antica senza stravolgerne l’essenza, mentre l’ampio orario di apertura serale consente a studenti, famiglie e turisti di pianificare con flessibilità la propria visita.
Tre rassegne a tema stagionale
Il cartellone si articola in tre filoni principali. «Torino Crocevia di Sonorità», alla quinta edizione con il supporto del Conservatorio Giuseppe Verdi, propone ogni venerdì, dal 27 giugno al 29 agosto, un viaggio che spazia dal jazz da camera alle riletture orchestrali di classici contemporanei, seguendo la metafora delle quattro stagioni.
«Notti Reali» mette in scena otto serate speciali: dalla Festa della Musica alla Notte di San Lorenzo, passando per la Vendemmia Reale e la celebrazione del Barocco, il pubblico sarà coinvolto da laboratori, reading e installazioni diffuse.
Chiude il trittico «Echi di Antichità», serie nata nel 2024 per il tricentenario del Museo di Antichità e ora rinnovata con spettacoli serali che riportano in vita miti, simboli e leggende del mondo classico in un dialogo suggestivo fra passato e presente.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.