martedì, Maggio 14, 2024
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Aung San Suu Kyi in visita a Torino

Il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi
www.flickr.com – Foto by UK Department for International Development
Fra le tante notizie pervenute in questi giorni, pingui di brutture, episodi di violenza urbana che incentivano purtroppo lo sconforto generale già ampiamente piegato dalla latente crisi economica, ne emerge finalmente una destinata a donare in questo grigio autunno una luce di speranza mista a orgoglio umano: l’arrivo a Torino di Aung San Suu Kyi.

La leader birmana Premio Nobel per la Pace sarà in città il 29 ottobre nell’ambito di un tour italiano che prevede la sua presenza in primis a Roma il 27 ottobre, appunto a Torino e successivamente a Bologna e Parma. La coraggiosa esponente di un popolo vessato da una dittatura radicata e potente è stimata ormai in tutto il mondo in qualità di combattente non violenta per i diritti umani e morali, lotta che, in passato, ha per lei comportato enormi sacrifici e una lunga detenzione agli arresti domiciliari. San Suu Kyi, per la prima volta in Italia, verrà accolta dal sindaco Piero Fassino e accompagnata nella sede del Consiglio Comunale, dove una seduta solenne sarà a lei dedicata.

Torino si è dimostrata in più occasioni favorevole alle linee di condotta di questa eroina moderna, caldeggiandone ogni iniziativa tanto da averle conferito nel 2010 la cittadinanza onoraria. Lo stesso Fassino ha avuto modo di sensibilizzarsi riguardo alla causa birmana, avendo ricoperto dal 2007 al 2011 il ruolo di Inviato Speciale dell’Unione Europea per la Birmania. Il programma dettagliato della fatidica giornata non è stato ancora reso noto ma in molti sperano che emergano indiscrezioni e ragguagli più approfonditi.

Intanto è risaputo che a Bologna Aung San Suu Kyi riceverà, oltre alla cittadinanza, anche la Laurea Honoris Causa in occasione dell’inizio dell’anno accademico dell’Alma Mater. Si tratta di una laurea in filosofia che l’Ateneo doveva conferirle nel 2000, ovvero 13 anni fa, cosa non possibile allora a causa degli arresti domiciliari che avevano posto la donna a regime costrittivo.

Aung San Suu Kyi, che avrà al seguito una piccola delegazione di fedelissimi, si dice molto felice di poter visitare un Paese, l’Italia, di cui è platonicamente innamorata. Al pari di Roma, Bologna e Parma, Torino cercherà di fare buona impressione, palesandosi in tutta la sua bellezza e valenza culturale, caratteristiche in grado di porla nell’Olimpo delle città europee maggiormente apprezzate.

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