Gli ultimi due anni hanno rivoluzionato anche il modo di acquistare, soprattutto per quanto riguarda il genere alimentare. Il lockdown e le quarantene hanno introdotto e reso necessaria un’alternativa alla classica spesa negli store. Ecco che nascono i servizi di spesa online. Parallelamente, si affronta un nuovo approccio con il cibo e la sua lavorazione. Parliamo di Food Technology.
Spesa on line: gli italiani preferiscono recarsi allo store, ma il 2020 ha visto il boom di spese online
Dallo scoppio pandemico le più grandi catene di supermercati italiani si è adoperata per poter attivare e fornire un servizio di spesa on line e a domicilio. Scelta resa necessaria per poter permettere a tutte quelle persone bloccate in casa di poter alimentarsi e “sopravvivere”.
Ad oggi il servizio non è ancora del tutto rodato ed usuale, i disservizi ed i tempi di consegna lunghi, creano comunque qualche disagio. Ecco perché, fra le altre cose, gli italiani preferiscono recarsi personalmente al centro alimentare, circa un paio di volte la settimana (63%), anziché ordinare la spesa attraverso le piattaforme online. Difatti 3 intervistati su 4 non si sono mai affidati agli acquisti alimentari online. (Fonte AltroConsumo sulla base di 9.799 intervistati italiani).
Sempre dal sondaggio, è emerso che una famiglia in media spende un valore di 209 euro mensili, per l’acquisto di alimentari, prodotti per la casa e per l’igiene.
Tornando indietro nel tempo, al 2020, nel pieno della pandemia, il settore alimentare e-Commerce vantava una crescita esponenziale. Ecco i dati forniti dal Sole24Ore sul settore Food&Grocery online:
- crescita del +55% rispetto al 2019, del valore di 2,5 miliardi di euro. Di cui l’87% riguarda solo la spesa ai supermercati online, mentre il resto è occupato dal food delivery e dall’enogastronomia.
Il 2022 sarà all’insegna della Food Technology
Con una spesa di 10 miliardi di dollari nel 2021 (+85% rispetto al 2020), per l’investimento in tecnologie alimentari a livello globale, l’emergenza Covid ci ha fatto rivoluzionare anche sulle scelte non solo di come e dove mangiare, ma anche di cosa. (Fonte Inside Marketing)
Le previsioni per il 2022 vedono un’esponenziale crescita di ghost restaurant, ovvero ristoranti fantasma dove non esiste una sede dove recarsi a cenare, ma si prevede e offre solo piatti d’asporto e servizio a domicilio.
Inoltre, ricercando sempre più una vita alimentare sana e sostenibile, oltre alla riduzione del consumo di carne, si punta ora sulla nuova e crescente offerta di carne vegetale dal sapore originale. Un po’ come per ingannare i nostri sensi. Si mangia un prodotto vegetale, nel rispetto degli animali e dell’ambiente, ma che ci promette comunque il classico e tradizionale sapore di barbecue e carne animale.
A domanda offerta, ecco che nel 2022, la sostenibilità e le scelte ideologiche ed etiche sulla questione alimentare, oltre che di salute, è più viva che mai.
Tornate in auge sono tutti super food come le alghe orientali e piante tropicali, dai grandi benefici.
Altri punti chiave della tecnologia alimentare in tendenza già nel 2021 sono:
- ricerca di fonti proteiche alternative (più vegetale e meno animale), 26%;
- nutraceutici 15%;
- e-Commerce alimentare, 14%;
- nutrizione personalizzata, 9%;
- sicurezza e trasparenza alimentare in tutta la catena del valore alimentare, 13%;
- digitalizzazione del settore food & beverage, quindi gestione digitale e robotica per migliorare i servizi, 8%;
- amministrazione digitale dei ristoranti, 5%;
- robotica alimentare, 4%;
- riduzione dello spreco di cibo, 4%;
- stampanti alimentari 3D, 2%.
(Fonte Top Food Technology Trends & Startups, analisi di un campione di 5.065 startup e scaleup globali di StartUs Insight).
Insomma, il futuro alimentare all’insegna di rispetto per noi stessi e per l’ambiente è già in atto e in continua evoluzione. Il nostro modo di nutrirci, l’offerta del cibo e nelle sue modalità di preparazione stanno nettamente cambiando. Non per ultimo, l’automatizzazione e robotizzazione dei locali ristorante.