Loading...

Torino Free Logo Torino Free
sei qui: Home » Polo europeo dei semiconduttori in Piemonte: arrivano aziende da Singapore

Polo europeo dei semiconduttori in Piemonte: arrivano aziende da Singapore

Da Gianluca Rini

Luglio 10, 2025

Polo europeo dei semiconduttori in Piemonte: arrivano aziende da Singapore

La corsa piemontese alla microelettronica entra in una fase operativa. Con una regia istituzionale che rende possibile l’impiego di capitali esteri e sinergie industriali, la regione prepara il terreno per trasformarsi in un polo continentale dei semiconduttori.

Delegazioni da Singapore, agenda di metà luglio

A metà luglio Torino attende una missione di circa dieci imprese hi-tech provenienti da Singapore. Società specializzate in microelettronica, robotica e trattamento dati incontreranno atenei, centri di ricerca e amministratori locali, analizzando possibili insediamenti sul territorio.

Pochi giorni più tardi arriverà un’altra realtà asiatica dedita alla realizzazione di impianti per la depurazione dell’acqua impiegata nella produzione dei semiconduttori: un tassello indispensabile per fabbriche a ridotta impronta ambientale.

Silicon Box, 3,2 miliardi per i chiplet a Novara

Il cardine del progetto piemontese rimane l’investimento da 3,2 miliardi di euro di Silicon Box, giovane impresa di Singapore che ha individuato Novara come sede del proprio stabilimento europeo.

Il cantiere, programmato per il 2026, darà vita a 1.600 posti di lavoro e avvierà la produzione nel 2028. L’azienda realizza chiplet, mattoncini modulari destinati a comporre circuiti personalizzati con tempi di progettazione più brevi e consumi energetici inferiori rispetto ai microchip tradizionali.

Attorno a questo maxi-investimento, la Regione punta a organizzare un distretto verticale: progettazione, produzione e assemblaggio dovranno convivere a poche decine di chilometri l’uno dall’altro, replicando la filiera già sperimentata nell’automotive.

Piemonte al vertice della rete europea dei semiconduttori

La strategia locale dialoga con Bruxelles. Nei giorni scorsi la capitale belga ha ospitato la seconda assemblea dell’European Semiconductor Regions Alliance (Esra), rete che riunisce 36 territori dell’Unione per armonizzare politiche industriali e programmi di sostegno. Nell’occasione, il Piemonte è stato indicato come guida per il 2025.

Il presidente Alberto Cirio ha affermato che, senza semiconduttori, l’intelligenza artificiale resterebbe priva di carburante; di conseguenza ha chiesto una governance comunitaria compatta, valorizzata dal Chips Act che mette a disposizione 43 miliardi di euro allo scopo di portare la quota produttiva europea dal 10 al 20% entro il 2030.

La dichiarazione finale dell’assemblea riconosce alle regioni il compito di costruire filiere territoriali capaci di attrarre capitali globali. In questo contesto, infrastrutture esistenti, università specializzate e know-how manifatturiero collocano il Piemonte in una posizione favorevole per centrare l’obiettivo.

Gianluca Rini Avatar

Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

Privacy Policy Cookie Policy