Torino, allerta per i taxi abusivi, la denuncia dei proprietari: “Caricano più di noi”
Da Nunzia Cipolletta
Ottobre 18, 2022
In Piazza della Repubblica la protesta dei tassisti contro l’abusivismo, i taxi abusivi sono troppi: si richiede la tutela della categoria.
La protesta in Piazza della Repubblica: luogo simbolo dell’abusivismo dei taxi a Torino
Torino. Il 17 ottobre in Piazza della Repubblica i tassisti si riuniscono per protestare contro il fenomeno dell’abusivismo dei taxi.
Il luogo scelto per la protesta è simbolico: è da Piazza della Repubblica che un ventennio fa partirono i primi taxi abusivi. Oggi la Piazza è ancora il punto di partenza preferito dei tassisti abusivi, ma il ritrovo delle automobili del servizio taxi è un chiaro segnale da parte dei tassisti in regola: sono stanchi.
La categoria ha subito nell’ultimo periodo perdite significative, prima con le restrizioni alla mobilità per frenare il contagio da Covid-19, dopo con i drastici aumenti del costo del carburante.
L’abusivismo è un ulteriore schiaffo ai tassisti torinesi, che denunciano la proliferazione di automobili non di servizio che sottraggono passeggeri quotidianamente nei luoghi chiave del turismo della città, come appunto Piazza della Repubblica.
“Basta Abusivi”, questa la denuncia chiara e coincisa dei tassisti di Torino che protestano in Piazza della Repubblica, scritta nero su bianco e ben visibile sulle automobili del servizio taxi di Torino.
Le dichiarazioni dei tassisti presenti alla protesta contro l’abusivismo di Torino
Alla protesta della categoria dei tassisti di Torino in Piazza della Repubblica è presente anche Cesare Barattini, presidente di AsTuTa (Associazione Tutela Taxi), che spiega come oggi il fenomeno dell’abusivismo non sia solo di natura etnica, come era vent’anni fa agli inizi del fenomeno, ma ci sono anche tantissimi italiani che svolgono l’attività senza alcun permesso.
Barattini denuncia altresì che “davanti a certi locali ci sono più abusivi che tassisti“, e continua: “Questa cosa noi non la tolleriamo più, c’è sempre meno lavoro e vogliamo che il nostro lavoro sia tutelato“.
La categoria già ampiamente penalizzata chiede ora che le loro esigenze vengano tutelate dalle autorità competenti: “Abbiamo fatto delle denunce e ci aspettiamo dei risultati che non siano solo una goccia nel deserto, ma che mirino a eliminare questo fenomeno che è sempre più diffuso e che ci mette in seria difficoltà perché il lavoro è poco e va sempre diminuendo“.
Le richieste dei tassisti, stanchi di vedersi sottrarre passeggeri da taxi abusivi, sono dovute e ragionevoli: chiedono tutela e maggiori controlli per contrastare l’illegalità insita nel fenomeno dell’abusivismo.
“Ci rivolgiamo alle istituzioni e anche a chi dovrebbe fare i controlli, in primis i vigili urbani. Questi controlli devono essere fatti 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Da noi vogliono un servizio h24 e noi vogliamo che il nostro servizio sia garantito nella legalità; i controlli devono essere fatti anche di notte”, dichiara infine Barattini.
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Nunzia Cipolletta
Laureata in Comunicazione. Interessata alla politica e alla società. Amante di Musica, Cinema, Arte e Letteratura.