«È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre». Con queste sincere e dolci parole Japino annuncia la scomparsa di Raffaella Carrà, sua compagna di vita per oltre quarant’anni, prima come fidanzata e poi come amica, alla quale è rimasto vicino fino alla fine: «Da tempo una malattia aveva attaccato quel corpo così minuto eppure pieno di straripante energia», si legge nella nota ufficiale che ne ha comunicato la tragica scomparsa.
La grande artista è stata sempre “divisa” tra l’Italia e la Spagna, dove era amatissima già dagli anni ’70. La semifinale europea di questa sera sarà giocata anche nel suo ricordo, incarnato dalle parole di Leonardo Bonucci, calciatore italiano della Juventus: “La tua energia rimarrà per sempre” – e dalla commuovente copertina del quotidiano spagnolo “Marca“.
Nel giorno di Italia-Spagna, semifinale degli Europei, la prima pagina di questa testata, uno dei quotidiani sportivi di riferimento in Spagna, è dedicata infatti proprio a Raffaella Carrà. Non viene nominata direttamente, ma il titolo a tutta pagina è uno dei suoi versi più celebri: “Que fantastica esta fiesta”. Il ritornello di “Fiesta”, brano del 1977 ancora oggi popolarissimo. Ulteriore testimonianza di un mito senza confini.
“Ho sempre rappresentato il mio Paese al massimo – commentava la Carrà – “mia mamma non ne voleva sapere che io facessi questo lavoro ma già a tre anni mi hanno iscritto alla scuola di danza”
Ha anticipato ogni moda, tra cui l’ombelico che fece scandalo: “Il mio è fatto a tortellino! Pensi che mamma, poveretta, con tutti i dolori del parto, quando sono nata si preoccupò di dire all’ostetrica che ‘doveva essere come un tortellino'”. Dal Tuca tuca, Maga Maghella, i balletti forsennati, i tour stile Madonna quando Madonna doveva ancora comparire. Ha anticipato le mode, inventato il “one woman show” in Italia.
Icona amata dalle donne, dai più giovani ma anche e soprattutto dalla comunità gay e dal mondo delle Drag Queen, come Miss Divina, famosa ‘drag’ bergamasca simbolo dello storico e primo locale al mondo dedicato proprio alla Raffa nazionale e internazionale: “perché amano la mia fantasia e il mio modo di essere… Ma forse lo credo solo io”. Sempre a fianco delle famiglie arcobaleno e della comunità Lgbt.
“Non ha avuto figli, è stato il suo più grande rimpianto. In realtà è stata la mamma di tutta la comunità lgbt+”: così Vladimir Luxuria ricorda Raffaella Carrà. “Rispondeva alle lettere delle persone gay che le chiedevano conforto, diceva che l’amore non deve avere condizioni”. Premiata nel 2017 al World Pride di Madrid sarà ricordata, racconta l’ex parlamentare transgender, come “la donna della libertà, del sorriso, la colonna sonora delle nostre feste. Tutte le Drag Queen l’hanno imitata. Con la sua musica farà ballare gli angeli”.
Stamattina Radio Rai ha trasmesso una sua recente intervista in cui raccontava anche dell’incontro con Ginger Rogers, a cui aveva offerto di far stirare il bellissimo abito dalla sua sarta. “Ero in America, a New York, per la ABC, a un certo punto ho incontrato Ginger Rogers che si stava stirando l’abito da sola perché avevano paura si rovinasse“, racconta, sottolineando la grande umiltà dell’iconica Ginger. Ecco come misurare la grandezza delle grandi dive, commentò!
Noi torinesi ce la ricordiamo anche per semplici gesti come questi, quando fu ripresa nel mercato più grande d’Europa, tra i banchi di frutta e di verdura di Porta Palazzo, dove i venditori si sono trovati davanti ad una icona della televisione e dello spettacolo italiano.
Raffaella Carrà si intrattenne tra i commercianti passeggiando tra i banchi ammirando la ricchezza e la varietà di prodotti, un patrimonio universale che i venditori del celebre mercato offrono quotidianamente ai cittadini di Torino.