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Qualità della vita, a Torino va meglio per gli over 65: la nuova indagine

Da Gianluca Rini

Maggio 29, 2025

Qualità della vita, a Torino va meglio per gli over 65: la nuova indagine

L’ultima indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita in Italia, che valuta 107 province in base alle condizioni offerte alle diverse età, colloca Torino al 90° posto per la fascia 18-35 anni, mentre gli over 65 raggiungono la 47ª posizione.

Lavoro e carriera tra 18 e 35 anni

Sotto il profilo occupazionale, la città di Torino mostra segnali poco incoraggianti per chi inizia una carriera. Il tasso di disoccupazione giovanile si ferma all’11,2%, posizione 63 a livello nazionale. Pur registrando una quota di laureati pari al 33,3% (oltre la media italiana del 28%), solo 14 contratti ogni 1.000 abitanti diventano a tempo indeterminato.

Anche la soddisfazione sul posto di lavoro rimane bassa. Un dato leggermente migliore proviene dall’imprenditoria: gli under 35 titolari d’azienda rappresentano l’8,3%, segnale di un tessuto di piccole e medie imprese che tenta di reagire.

Casa, sicurezza e vita familiare

Il nodo abitativo pesa in modo evidente sulle scelte di vita. Il divario tra centro e periferia tocca il 181% sull’affitto medio di un bilocale, mentre in zona semicentrale il canone assorbe il 35,3% del reddito, ben sopra il 22% nazionale.

La percezione di pericolo amplifica il disagio: il 35,2% dei residenti sopra i 14 anni evita di camminare da solo la sera vicino a casa; tra le 22 e le 6 gli incidenti stradali con lesioni raggiungono 3,1 ogni 10.000 maggiorenni. In questo contesto l’età media al primo figlio sale a 33,1 anni (93° posto) e i matrimoni si fermano a 2,6 ogni 1.000 abitanti.

Over 65 e confronto con le aree vicine

Gli anziani torinesi trovano condizioni intermedie. I posti letto in RSA sono 26,5 ogni 1.000 over 65 (contro 19 nazionali) e la pensione media arriva a 1.604 euro rispetto a 1.278. Rimangono criticità nei servizi sanitari: 77,9 infermieri ogni 100.000 abitanti over 15 contro una media di 90,3, oltre a un diffuso senso di solitudine.

Il quadro cambia spostandosi a Cuneo: terza provincia per i giovani, con disoccupazione al 4,3%, soddisfazione lavorativa 8,2, canoni che incidono per il 17,9% e un tasso di insicurezza percepita pari al 23,1%. Il confronto conferma che le condizioni offerte ai residenti variano profondamente anche all’interno della stessa regione.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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