Malattie da rapporti sessuali: preoccupano i casi di gonorrea e sifilide in Lombardia
Da Redazione TorinoFree.it
Agosto 16, 2024
Un nuovo allarme in Italia preoccupa non poco la salute sessuale delle persone. Infatti, ci sono stati diversi contagi da malattie sessualmente trasmissibili, anche per patologie più gravi e ostiche da affrontare.
I rapporti sessuali possono essere veicolo di una vasta gamma di condizioni patologiche, dalle più comuni e fastidiose (come la cistite o la candida) fino a malattie più gravi che richiedono maggiore attenzione. Mentre le prime, pur causando disagio, sono talmente frequenti da non suscitare particolare allarme poiché risolvibili attraverso diversi approcci terapeutici – e in merito segnaliamo i rimedi di Dimann.com per la cistite post coitale – altre patologie più serie come la gonorrea e la sifilide stanno registrando un preoccupante aumento di casi.
In Lombardia, in particolare, si è osservato un incremento significativo di queste malattie sessualmente trasmissibili, sollevando preoccupazioni tra gli esperti di salute pubblica. Un problema che vedrebbe, principalmente nella regione indicata, un aumento di casi legati alla gonorrea.
Questo allarme dovrebbe porre l’accento sull’importanza dell’educazione sessuale e del processo di informazione che deve interessare non solo i giovani, ma tutti gli adulti sessualmente attivi al fine di riuscire a praticare sempre e solo del sesso sicuro in grado di proteggere la propria salute.
I dati di contagio in aumento in Lombardia
Secondo quanto spiegato da parte dell’infettivologo Andrea Gori, professore ordinario all’Università di Milano e direttore anche dell’Unità Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco, ci sono diversi casi legati alle malattie sessuali che sono nettamente in crescita.
Nello specifico tra le malattie più riscontrate ci sono: la gonorrea, la sifilide e la clamidia. Inoltre, ci sarebbero stati anche diversi casi di super gonorrea resistente alla cura antibiotica.
Il problema non è dato solo da un incremento delle malattie sessualmente trasmissibili ma curabili, ma anche dall’HIV che resta un grave problema. Infatti, nonostante in Italia il numero di casi siano in calo rispetto a 40 anni fa, questa malattia continua a mietere nuove vittime e non solo tra i giovanissimi.
I dati d’incidenza della malattia sono maggiormente rilevanti nella fascia d’età tra i 30 e i 39 anni con 7,3 casi che si manifestano ogni 100 mila residenti. Al secondo posto, invece, c’è la fascia di coloro che hanno tra i 25 e i 29 anni con un totale di 6,5 casi nuovi ogni 100.000 residenti.
I casi di infezione da Hiv invece guardando al 2022 si segnalano principalmente negli uomini, con un’incidenza mediana d’età pari a 43 anni.
Quali sono le principali infezioni trasmissibili sessualmente
Per quanto riguarda le infezioni che si possono trasmettere sessualmente è necessario vedere come i dati non siano per nulla positivi, infatti, in Italia c’è un aumento costante di persone che si sono ammalate dopo un rapporto sessuale. Nel 2021, che è attualmente l’ultimo dato a disposizione, le segnalazioni al Sistema di Sorveglianza hanno visto un aumento totale del 17,6% rispetto all’anno precedente. L’età media dei soggetti segnalati è di 32 anni, 33 anni per gli uomini e 30 per le donne.
Se andiamo a vedere i dati nel dettaglio possiamo anche costatare come ci siano alcune malattie che risultano essere più facilmente trasmissibili e che hanno coinvolto la maggior parte di coloro che ha fatto una segnalazione. Si tratta nello specifico della clamidia e della gonorrea. Dopo il 2008 c’è stato un forte incremento dei casi di Clamidia con segnalazioni triplicate tra il 2010 e il 2021.
In ogni caso, guardando alla situazione complessiva, i casi legati alle malattie sessualmente trasmissibili stanno aumentando. Per questo motivo, bisognerebbe fare molta più attenzione al processo di informazione, al fine di riuscire non solo ad aiutare i giovani a comprendere le migliori soluzioni per fare del sesso sicuro, ma anche istruire gli adulti, nelle fasce tra i 25 e i 40 anni, che sono tra i soggetti più a rischio e in cui si denota maggiormente l’incidenza delle infezioni sessualmente trasmissibili.
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