Loading...

Torino Free Logo Torino Free
sei qui: Home » Arte dal Giappone al Mao di Torino

Arte dal Giappone al Mao di Torino

Da Redazione TorinoFree.it

Febbraio 22, 2017

Arte dal Giappone al Mao di Torino

kabuki torino mao 1Dal 24 gennaio e fino al 28 maggio, il Mao di Torino rinnova il suo percorso dedicato alle stampe con xilografie che raffigurano scene del teatro kabuki nel ventennio 1815-1835, periodo di affermazione della grande scuola Utagawa di Edo (Tokyo) in questo filone dell’ukiyo-e, con le opere di uno dei suoi maggiori esponenti, Kunisada (1786-1864).

Il suo stile eclettico, influenzato dal caposcuola Toyokuni (1769-1825), è messo a confronto con le produzioni coeve degli artisti operanti nel Kansai, raggruppati sotto la Scuola di Osaka, che diedero vita a uno stile regionale uniforme, caratterizzato da una certa spigolosità delle figure che le rende quasi monumentali.

Oltre alle stampe kabuki, c’è spazio per il paesaggio nell’arte giapponese, con alcune composizioni in formato verticale tratte dalle serie di Utagawa Hiroshige (1797-1858).

Utagawa Hiroshige nacque a Edo (Tokyo) primogenito di un samurai funzionario dei vigili del fuoco nel 1797 e a tredici anni, dopo la scomparsa dei genitori, ne ereditò la carica.

La rendita che derivava del suo lavoro lo rese relativamente indipendente dalle fortune della sua passione di artista, ma ne ritardò la crescita.

Divenuto allievo di Utagawa Toyohiro (1763?-1828) ne ricavò l’interesse per il paesaggio, ma la sua fioritura lo portò al successo solo dopo la morte del maestro.

La produzione artistica di Hiroshige vedere diversi generi, tra stampe di attori, guerrieri e cortigiane ma soprattutto immagini della natura, come stampe di fiori, uccelli e pesci e, dagli anni Trenta, il paesaggio, in cui introdusse un nuovo stile che lo portò a misurarsi con Hokusai.

Con le Cinquantatré stazioni di posta del Tōkaidō stimolò la produzione di moltissime altre serie paesistiche e nel 1837 iniziò a collaborare per le Sessantanove [vedute] del Kisokaidō, già iniziate da Eisen e cui finì per subentrare del tutto creando 47 delle 71 tavole.

Negli anni Trenta lavorò a molte altre serie, dalle Vedute celebri di Kyoto del 1834 alle Cento vedute celebri di Edo dal 1856 al 1858 e tra il 1856 e il 1858 risalgono i tre trittici sul tema tradizionale dei tre bianchi, di neve, luna, fiori, Monti e fiumi lungo il Kisokaidō, Veduta notturna degli otto luoghi celebri di Kanazawa e Paesaggio dei gorghi di Awa.

Nella sala principale il Mao ripropone 8 kakemono (dipinti in formato verticale) che forniscono un piccolo esempio della variegata produzione pittorica giapponese tra la fine del 1600 e la seconda metà del 1800, oltre a alcuni dipinti a inchiostro monocromo, su seta o su carta.

La mostra è visitabile da martedì a venerdì dalle 10 alle 18, sabato e domenica: dalle 11 alle 19.
Il biglietto intero costa 10 euro, ridotto 8. 

Redazione TorinoFree.it Avatar

Redazione TorinoFree.it

Privacy Policy Cookie Policy