Il mantenimento dei figli fino alla maggiore età costa caro, ed è sempre più in aumento
Da Federica Felice
Dicembre 13, 2021
Le statistiche confermano un calo demografico delle nascite. Si fanno sempre meno figli. Tra i motivi, uno dei basilari è sicuramente quello economico. Fare un figlio non costa nulla; mantenerlo fino ai 18 anni, invece, costa caro. A rivelarne i dati è il rapporto dell’O.N.F- Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il quale ha calcolato che la media di spesa è circa 175.642,72 euro.
Mantenere un figlio dipende dal reddito, ma i costi fissi esistono e non si possono evitare
Le statistiche di una famiglia ‘normale’ composta da entrambi i genitori, può oscillare fra i 118.234 euro e i 321.617 euro circa. Con una media quindi di 175.642 euro di spese di mantenimento fino alla maggiore età.
Le cifre calcolate in base al reddito famigliare, per la spesa da 0 a 18 anni di un figlio, sono così distribuite:
- reddito di 22.500 euro equivale ad una spesa di mantenimento di 118.234 euro;
- di 34.000 euro equivalgono 175.642 euro;
- il reddito più alto, ovvero 70.000 corrisponde ad una spesa di 321.617 euro.
Se guardiamo solo ad un anno fa, nel 2020 con la situazione pandemica, le spese annuali riguardavano solo alcune voci, le più basiche e necessarie, come:
- abitazione, circa 3.744,16 euro
- alimentazione, circa 1.956,32 euro;
- cura ed educazione, 617,56 euro circa.
Queste voci si riferiscono alla media di un adolescente. Rispetto al periodo pre-pandemia, 2018, emerge un calo delle uscite; ovvero:
- -11% dei costi per i trasporti;
- -22% delle attività ludiche e spese extra.
Certo è che la situazione pandemica ha indebolito situazioni già instabili e reso incerte quelle più tranquille. Rispetto al 2019, la spesa ha avuto un restringimento pari al -9% ed anche il reddito annuale delle famiglie italiane si è abbassato con -2,8%. Questo ha creato situazioni di disagio e rovina soprattutto per i genitori single.
Calo demografico – cause economiche
Questa fotografia non è sicuramente confortante per la maggior parte delle famiglie italiane che, sempre più, scelgono di non avere figli o che non possono “permettersi un figlio” a causa dell’enorme spesa economica che comporta.
I dati ISTAT ci hanno fornito uno spaccato del calo delle nascite, dovuto soprattutto ai costi. Già nel 2020 si sono abbassati i natali a 404.000, mentre nel 2021, la previsione calcola nuove nascite sotto i 400.000.
Ancor più eclatante è il grafico nascite che riprende il periodo tra il 2010 ed il 2020. Si è passati dai 600.000 nascituri ai 400.000. E la cifra è destinata a scendere ulteriormente.
In base a queste statistiche e dati, questo blocco di nascite potrebbe far scendere il PIL nazionale a -6,9% entro il 2040; con la diminuzione della popolazione italiana di circa 4 milioni di persone.
Nonostante i bonus erogati per le famiglie e gli aiuti economici statali, come l’Assegno di natalità, il Bonus mamma domani, l’Assegno unico figli, il Bonus asilo nido, fare un figlio sta diventando sempre di più un lusso per pochi. La causa è da ricercare anche nelle situazioni lavorative instabili, le quali non permettono né dei progetti a lungo termine, né tantomeno la garanzia di poter allevare un figlio.
La popolazione attuale italiana e piemontese
Sempre dall’Istat viene comunicato il censimento demografico italiano; al 31 dicembre 2020 si registrano 59.236,213 abitanti residenti in Italia.
A causa della pandemia, dal 2020 si è visto un decremento della popolazione dello 0,7% rispetto al 2019 (- 405.275 persone).
Di questi:
- il 46,3% vive nell’Italia Settentrionale;
- il 19,8% in quella Centrale;
- il 33,8% risiede nel Sud e nelle Isole.
Le Regioni dove si concentra il maggior numero di abitanti sono 5, con un totale del 50% di residenti:
- Lombardia
- Veneto
- Lazio
- Campania
- Sicilia.
Per quanto riguarda il Censimento nella Regione del Piemonte, gli ultimi dati della popolazione ammontano a 4.311.217 individui, al 31 dicembre 2019.
Infine, il Comune di Torino, ha registrato 852.223 abitanti al 30 settembre 2021.
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Federica Felice
Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.