L’industria frena in Piemonte: si riduce la produzione manifatturiera
Da Gianluca Rini
Giugno 17, 2025

L’industria piemontese continua a perdere terreno. Nel periodo gennaio-marzo 2025 l’attività manifatturiera ha registrato una nuova contrazione dell’1,7% su base annua, portando a cinque i trimestri consecutivi con segno negativo.
Secondo l’indagine diffusa da Unioncamere Piemonte, le difficoltà derivano da incertezze geopolitiche, dal rischio di dazi statunitensi e da nodi strutturali che gravano in particolare sulla filiera dell’auto.
Produzione ancora in calo
La fotografia più severa arriva dal comparto mezzi di trasporto, in ritirata dell’11,3%. All’interno del segmento spicca il crollo dell’automotive (-31,1%), complici la domanda bassa e i ritardi nell’adattamento alle tecnologie elettriche, mentre la componentistica segna -10,5%.
L’unica nota positiva del perimetro è l’aerospazio, che avanza del 5,5% e attenua parzialmente la discesa generale.
Altri settori e quadro territoriale
Insieme al trasporto si ridimensionano elettricità ed elettronica (-2,7%), tessile (-2%), meccanica (-1,6%), metalli (-1,1%), legno e arredo (-0,8%), chimica e plastica (-0,6%). Controcorrente l’agroalimentare, che cresce dell’1,1%.
L’analisi per provincia mette in luce cali marcati ad Asti (-3,5%) e Torino (-3,3%). Biella (-0,5%) resta frenata dal tessile-abbigliamento, mentre a Cuneo (-0,7%) la buona performance agroalimentare non basta per chiudere il trimestre in attivo. Leggeri progressi per Vercelli (+0,3%) e Verbano-Cusio-Ossola (+0,1%).
Ordini, fiducia e innovazione
Pur a fronte di una produzione in calo, gli ordini totali crescono dello 0,8%, sostenuti in particolare dalla domanda estera. L’indice di fiducia delle imprese risale a 87 punti, ancora sotto la soglia di neutralità ma in miglioramento rispetto alla metà del 2024; le aziende si attendono variazioni favorevoli per produzione, portafoglio ordini e fatturato nel breve periodo.
Sul fronte tecnologico il passo è cauto: solo il 9% delle aziende manifatturiere utilizza sistemi di intelligenza artificiale, quota in aumento rispetto al 2% del terzo trimestre 2023, ma ancora lontana dagli standard nazionali e internazionali. Accelerare su questo versante viene indicato come elemento essenziale per rafforzare la competitività regionale.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.