Ondate di calore in Piemonte: fino al 20 settembre attivo il programma di tutela
Da Gianluca Rini
Giugno 08, 2025

In vista di un’estate piemontese contraddistinta da temperature eccezionalmente elevate, la Regione ha deciso di estendere fino al 20 settembre il piano di tutela dedicato alle fasce più esposte. L’iniziativa, sviluppata assieme ad ARPA, Aziende Sanitarie Locali e Medici di Medicina Generale, punta a ridurre i rischi sanitari legati al caldo, con un’attenzione particolare agli over 75.
Ondate di calore: definizione e rischi per la salute
Quando la colonnina di mercurio rimane sopra la media per diversi giorni, associandosi a umidità elevata, forte irraggiamento solare e scarsa ventilazione, si parla di ondata di calore.
In queste condizioni l’organismo fatica a disperdere il calore: ne derivano disagi quali crampi ed edemi, fino a quadri più severi come colpo di calore e disidratazione. Per chi soffre di patologie croniche, il caldo prolungato può aggravare sensibilmente lo stato clinico.
Interventi attivati dal sistema sanitario regionale
Dal 2004 il territorio si avvale di un protocollo operativo basato sui dati raccolti da ARPA e sul bollettino nazionale HHWWS, che distingue quattro livelli di allerta. Si parla di:
- controlli mirati in ambito lavorativo per verificare il rispetto delle norme di sicurezza durante le giornate torride;
- corsie preferenziali nei Pronto Soccorso per anziani e persone fragili, così da ridurre tempi di attesa e complicazioni;
- campagne di prevenzione capillari condotte da medici e servizi territoriali, finalizzate ad abbassare la mortalità estiva tra gli ultrasettantacinquenni.
Verso città più resilienti: il progetto SuPeRBE
Il Settore Prevenzione e Sanità Pubblica partecipa al progetto SuPeRBE, nato per aiutare gli enti locali a pianificare contesti urbani capaci di resistere ai cambiamenti climatici. Le azioni chiave riguardano:
- sviluppo e consolidamento di servizi climatici che guidino comportamenti adattativi;
- potenziamento degli strumenti di pianificazione e gestione del rischio;
- creazione di reti di conoscenza tra attori locali per integrare misure di adattamento e coinvolgere attivamente le comunità.
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.