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Mercato degli affitti a Torino: meno immobili disponibili, prezzi in aumento

Da Gianluca Rini

Aprile 08, 2025

Mercato degli affitti a Torino: meno immobili disponibili, prezzi in aumento

Il mercato delle locazioni a Torino mostra un andamento caratterizzato da valori in salita, con una richiesta di immobili che rimane vivace e proprietari più propensi a stipulare formule contrattuali meno vincolanti.

Secondo le ultime ricerche diffuse dall’Ufficio Studi Tecnocasa, i dati riferiti al primo semestre 2024 mostrano un quadro che merita attenzione, poiché i prezzi risultano in espansione e non danno segni di riduzione. Questa situazione, inoltre, rispecchia un fenomeno più ampio rilevato in altre grandi città italiane, con differenze legate all’ampiezza delle abitazioni e alla posizione geografica.

La tendenza generale dei prezzi

Le cifre pubblicate rivelano un incremento su diverse tipologie di immobili in affitto. A Torino, i monolocali segnano un balzo del 4,1%, mentre i bilocali crescono del 2,6% e i trilocali fanno registrare un +3,7%.

Altre città di grandi dimensioni mostrano variazioni simili, con oscillazioni che raggiungono il 3,9% per monolocali, il 4% per bilocali e il 3% per trilocali rispetto al periodo concluso nel 2023. Milano, in particolare, emerge come la piazza più cara, con canoni medi mensili di 820 euro per un’abitazione di dimensioni ridotte, 1140 euro per due locali e 1510 euro per tre.

Nel capoluogo piemontese, invece, si riscontrano valori più contenuti, intorno a 360 euro al mese per una stanza, 480 per due locali e 610 per tre.

Gli elementi che condizionano l’offerta

Gli addetti ai lavori segnalano che la richiesta di soluzioni in affitto rimane elevata, mentre l’offerta di abitazioni, in modo particolare quelle con contratti di lunga durata, risulta sempre più esigua. Una simile scarsità spinge molti proprietari a prediligere contratti transitori, spesso considerati più flessibili.

Inoltre, le unità immobiliari in buone condizioni e arredate in modo accurato, collocate in quartieri ben serviti, ottengono più facilmente l’attenzione dei potenziali inquilini, anche se i costi di gestione condominiale restano un fattore importante per i cittadini.

La scelta dell’affitto come formula abitativa

Nei primi sei mesi del 2024, circa il 69,3% delle persone in cerca di casa ha optato per la locazione, in leggero calo rispetto al 70,1% dell’anno precedente. Tra coloro che hanno firmato un nuovo contratto, cresce la percentuale di chi lo fa per motivi lavorativi, passata dal 24,9% al 26%, mentre la quota legata a esigenze di studio scivola dal 5% al 4,6%.

La situazione fotografata a Torino, in sostanza, sottolinea come la domanda di immobili in affitto resti sostenuta e i canoni tendano a salire, soprattutto per tipologie ben arredate o posizionate nelle zone più richieste. Tutto lascia pensare che questo quadro possa mantenersi stabile finché il divario tra disponibilità di case e numero di aspiranti inquilini non subirà variazioni significative.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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