Torino capitale europea della cultura: parte ufficialmente l’iter per la candidatura
Da Gianluca Rini
Febbraio 15, 2025

Il percorso per portare Torino a essere candidata come Capitale Europea della Cultura 2033 prende ufficialmente il via. È stato firmato il documento che istituisce il tavolo di coordinamento strategico, un passaggio che sancisce la collaborazione tra amministrazione, istituti accademici, imprese e fondazioni bancarie.
L’obiettivo è valorizzare l’eredità culturale della città, ponendo le basi per un rinnovamento orientato al futuro. Rappresentanti delle diverse realtà coinvolte ritengono che questa iniziativa abbia un significato profondo per la crescita del territorio, mettendo al centro l’arte, la storia e la formazione di nuove generazioni.
Il primo passo condiviso
Durante la cerimonia di sottoscrizione del protocollo, il sindaco ha definito questo progetto una sfida da affrontare con unità, perché si punta a favorire uno slancio sul lungo periodo. Ha evidenziato come la tradizione culturale rappresenti una caratteristica che distingue Torino da molte altre città, grazie a un tessuto in cui la cultura è parte integrante dell’identità locale.
Anche l’assessora regionale alla Cultura ha rimarcato il significato del documento firmato, ritenendolo più di un semplice atto formale, in quanto esprime la volontà di far emergere la vocazione culturale e di confermare l’esistenza di una linea programmatica chiara.
Sostegno da atenei e sistema economico
La spinta verso il riconoscimento europeo trova appoggio pure nel mondo accademico. Il rettore dell’Università, infatti, ha espresso la convinzione che Torino possieda già le qualità tipiche di una capitale culturale di respiro continentale, invitando a proseguire nel lavoro di valorizzazione delle sue risorse. Il rettore del Politecnico ha dichiarato che la direzione intrapresa deve essere percepita da tutti come uno sguardo condiviso sul futuro, coinvolgendo pienamente i cittadini.
Il presidente della Camera di Commercio ha poi ricordato che il capoluogo piemontese occupa la terza posizione in Italia per quota di valore aggiunto legato al comparto culturale. Secondo lui, questa iniziativa potrà portare importanti vantaggi anche sul fronte economico, rinforzando le attività legate a creatività, arte e turismo.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.