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Intervento senza precedenti alle Molinette: una donna ha riacquistato l’udito

Da Gianluca Rini

Febbraio 10, 2025

Intervento senza precedenti alle Molinette: una donna ha riacquistato l’udito

Un’équipe medica di Torino ha raggiunto un traguardo eccezionale, restituendo la capacità di ascoltare a una donna che in precedenza aveva perso completamente l’udito. L’ospedale Molinette è stato il teatro di un’operazione che ha unito l’asportazione di un tumore al nervo acustico e il posizionamento di elettrodi nel cervello, riportando suoni e voci nella vita della paziente.

L’inizio della sordità e la diagnosi di un tumore

La vicenda ha origine quando la donna, all’età di 25 anni, ha iniziato a notare un calo sensibile della capacità di udire nell’orecchio destro. Gli specialisti hanno individuato una forma di otosclerosi, disturbo piuttosto diffuso che, nel suo caso, ha dimostrato una progressione veloce e invalidante. Col passare del tempo, non riusciva più a distinguere le parole neanche utilizzando dispositivi acustici.

La situazione si è aggravata quando, durante i controlli medici, le è stato comunicato che un neurinoma dell’acustico (tumore benigno del nervo vestibolare) stava crescendo sull’altro orecchio, quello sinistro. Questa massa, che interferiva con il nervo acustico, non si è limitata a causare forti vertigini: ha finito per compromettere ancora di più la funzione uditiva, portandola alla totale mancanza di percezione dei suoni.

Una strategia chirurgica su misura

Per permettere alla paziente di sentire di nuovo, il professor Andrea Canale ha avviato un intervento di impianto cocleare sull’orecchio destro, con l’obiettivo di riattivare almeno in parte la percezione sonora. Successivamente, il dottor Francesco Zenga ha eseguito una complessa operazione neurochirurgica: ha rimosso per intero il tumore che si trovava nell’angolo ponto-cerebellare sinistro, adottando la massima cura per salvaguardare i nervi vicini.

Nello stesso momento, la squadra composta dai professori Canale, Roberto Albera e Zenga ha deciso di inserire un elettrodo in grado di trasmettere impulsi direttamente ai nuclei cocleari nel cervello. Questa scelta ha aperto una via aggiuntiva di stimolazione per l’orecchio sinistro, puntando a migliorare la percezione sonora complessiva della paziente.

Il recupero e i vantaggi sull’equilibrio

La donna ora ha segnalato una sensazione di maggiore stabilità nei movimenti quotidiani. Il segreto risiede nel fatto che l’udito è stato ripristinato su entrambe le orecchie, grazie alla combinazione di stimoli elettrici periferici e cerebrali. Questa rinnovata capacità di localizzare i suoni le consente di compensare meglio le difficoltà motorie legate alle vertigini.

I controlli post-operatori proseguiranno per monitorare i risultati ottenuti, ma l’esperienza di questa paziente conferma quanto la chirurgia e la ricerca in campo medico possano trasformare radicalmente la qualità della vita.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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