La raccolta firme in Piemonte per limitare il fenomeno del gioco d’azzardo ha avuto risultati più che soddisfacenti; realizzata al fine di ottenere un numero minimo di 8mila firme in sei mesi, la raccolta ha provocato una grande adesione da parte dei cittadini piemontesi, che hanno risposto con ben 12mila firme in quattro mesi. L’iniziativa di Libera Piemonte, Sermig, Gruppo Abele, sindacati e associazioni si traduce, dunque, nella richiesta di una legge regionale che possa radicalmente limitare il fenomeno.
Raccolta firme per limitare il fenomeno del gioco d’azzardo
La battaglia di Libera Piemonte, Sermig, Gruppo Abele, sindacati e associazioni è iniziata a seguito della decisione della nuova Giunta regionale, sostenuta da Alberto Cirio, che ha permesso di modificare una legge precedentemente imposta dall’ex presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, che comportava lo spegnimento delle macchinette e la limitazione del fenomeno di gioco d’azzardo in determinati orari e spazi ritenuti sensibili per la cittadinanza.
La volontà di ottenere una nuova legge regionale, che permetta di disincentivare dal gioco d’azzardo in Piemonte, ha trovato una concreta adesione da parte della cittadinanza: se l’obiettivo era raggiungere 8mila firme in sei mesi, infatti, con due mesi di anticipo la raccolta firme ha raggiunto ben 4mila persone in più, per un totale di 12mila firme ottenute.
Le dichiarazioni di Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte
Maria Josè Fava, referente di Libera Piemonte, ha parlato a proposito del grande risultato ottenuto dalla raccolta firme in Piemonte, a proposito della limitazione del fenomeno del gioco d’azzardo. Queste sono state le sue parole a proposito: “Bastavano 8.000 firme in sei mesi. Ne abbiamo raccolte 12.000 in quattro mesi; nel 2021 molte ‘macchinette’ che erano state spente grazie alla legge del 2016 sono state riaccese, per un totale di 230 autorizzazioni solo a Torino. La gravità di questo fenomeno ci ha spinto a iniziare un percorso che rappresentesse la volontà degli elettori e delle elettrici di contrastare il gioco d’azzardo patologico, attraverso lo strumento democratico della proposta di iniziativa popolare”.