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Paura al liceo di Gozzano, la frase di una docente su Facebook fa scattare l’allarme bomba

Da Redazione TorinoFree.it

Novembre 15, 2013

Paura al liceo di Gozzano, la frase di una docente su Facebook fa scattare l’allarme bomba

allarme bomba liceo gozzano facebook foto by liceogozzano.itIl liceo Galilei è stato teatro di una situazione critica, quando la frase di una docente su Facebook è stata interpretata come un possibile intento bombarolo. Gli studenti hanno dato l’allarme e la procura ha aperto un’indagine.

La comunicazione sui social network non solo riflette spesso il disagio sociale, o meglio, situazioni personali che possono portare nella realtà a risvolti gravi e inaspettati. Questa probabilmente la ragione alla base della decisione degli studenti del Liceo Galileo Galilei di Gozzano, di dare l’allarme dopo aver letto lo status di un’insegnante su Facebook.

La frase: “E’ una bella giornata per far brillare la scuola come una stella” scritta dalla docente sulla sua pagina, avrebbe fatto salire la preoccupazione degli studenti, alcuni si sarebbero allontanati spontaneamente dalla struttura, mentre i genitori di altri si sarebbero recati all’interno a firmare, per portare i figli a casa. 

Una brutta faccenda che si è risolta bene, era un falso allarme, ma la procura ha aperto un’inchiesta e la docente potrebbe essere perseguibile per procurato allarme, senza contare che la scuola avrebbe avviato un procedimento disciplinare nei confronti della dipendente. 

Insomma, attenzione ad essere poetici sui social network soprattutto se ricoprite posizioni delicate, la preoccupazione era tutt’altro che improbabile, si ricorda un caso del 2011 in cui una bomba invece era stata trovata, in un auto davanti all’istituto Grassi a Torino. 

Si potrebbero aprire tante parentesi e numerose discussioni su quanto il web possa essere fonte di ansia e preoccupazione o quanto a volte possa rivelarsi pericolosamente ambiguo. Il fatto ha provocato evidenti conseguenze per l’interessata, che alla fine ha riportato una frase probabilmente nell’impeto della passione per il suo mestiere (ce ne fossero). Come si è visto, non hanno torto nemmeno gli studenti, la prudenza a volte può salvare vite ed evitare disastri inutili.

Tutto ora sembra tornato alla normalità, certo sono episodi che in altre epoche non sarebbero potuti accadere, la condivisione e la voglia di comunicare hanno preso tutt’altra forma e accezione da una decina d’anni a questa parte è bene tenerlo a mente, anche se triste, un fraintendimento può portare a conseguenze più pesanti degli insulti a cui ormai si è abituati.   

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