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Cloud gaming o hardware dedicato: cosa preferiscono i gamer?

Da Redazione TorinoFree.it

Maggio 30, 2025

Cloud gaming o hardware dedicato: cosa preferiscono i gamer?

La scena videoludica negli ultimi anni ha accolto con entusiasmo i servizi di streaming interattivo, capaci di eseguire titoli di fascia alta su dispositivi che altrimenti sarebbero inadatti. Nonostante la praticità di avviare un gioco con un clic, molti appassionati continuano a preferire console e computer costruiti intorno alle loro esigenze specifiche.

Il possesso di un sistema fisico offre il controllo totale sulle prestazioni, la possibilità di aggiornamento e l’assenza di vincoli imposti da server remoti. Sono diversi, quindi, i motivi per cui l’hardware dedicato, con particolare attenzione ai computer da gaming, risulta ancora la scelta privilegiata di una larga parte della community di giocatori.

La solidità dell’hardware dedicato

Chi punta a prestazioni elevate senza dipendere dalla qualità della rete può trovare un potente MSI portatile sull’e-commerce Ollo scegliendo tra numerosi prodotti. Il produttore, forte di decenni nel settore dei notebook per videogiocatori, propone agli utenti processori di fascia alta e sistemi di dissipazione avanzati, oltre a schermi a elevato refresh.

Una piattaforma hardware di questo tipo assicura latenza ridotta e la libertà di giocare ovunque, anche in assenza di connessione. Il cloud, al contrario, richiede infrastrutture di rete impeccabili: in caso di congestione, l’immagine si degrada e il comando raggiunge il server con ritardo. Quando si desidera una risposta immediata e costante, l’hardware locale rimane un riferimento sicuro.

Prestazioni senza compromessi

Un desktop o un laptop equipaggiati con scheda video dedicata elaborano in locale tutti i fotogrammi. Un servizio remoto, invece, per offrire la stessa fluidità, deve prima generare il frame, comprimerlo, inviarlo attraverso la rete e infine decomprimerlo sul dispositivo dell’utente.

Tutti questi passaggi implicano millisecondi di ritardo che, pur sembrando trascurabili, diventano decisivi nei videogame. Grazie alla potenza offerta dalle GPU moderne e alla memoria veloce, il calcolo avviene in modo diretto e la risposta ai comandi resta velocissima perché il segnale non lascia mai l’abitazione. Quindi, chi vuole cimentarsi nei giochi ad alti livelli trova nel proprio PC uno strumento fondamentale.

Il fattore della personalizzazione

C’è anche un altro elemento che non deve essere trascurato: avere a disposizione un computer da gioco vuol dire assumere il pieno controllo del proprio sistema di gioco. L’utente può sostituire la scheda grafica quando viene presentato un modello più performante, espandere la memoria o installare unità a stato solido aggiuntive per ridurre i tempi di caricamento.

Tutto può essere personalizzato: il case, l’illuminazione RGB e il layout delle ventole possono essere configurati secondo gusti personali, dando vita a una postazione che mostra pienamente la personalità del giocatore. Con il cloud questa libertà non è presente: la potenza è definita dall’operatore e difficilmente modificabile. Per chi ama sperimentare, il computer rimane il modo perfetto su cui agire.

I costi a lungo termine

Un servizio dedicato ai videogiochi online si presenta con un abbonamento mensile apparentemente modesto, ma sommando le quote per due, tre o cinque anni si ottiene una cifra che spesso supera il prezzo di un buon computer, desktop o portatile, di fascia media.

Inoltre, l’utente rimane vincolato alle decisioni commerciali del provider: se il canone aumenta o un titolo viene rimosso dal catalogo, l’unica alternativa è accettare la modifica o migrare verso un’altra piattaforma.

Chi investe in un computer personale sfrutta la macchina per un intero ciclo hardware, aggiorna i componenti in base alle preferenze e può rivendere quelli sostituiti, abbassando ancora di più il costo effettivo.

Tutti i passaggi, dall’ammirare le luci all’installare un gioco, rafforzano la sensazione di avere fra le mani uno strumento pronto ad accompagnare il giocatore nei confronti digitali più impegnativi. Il cloud, per sua natura, offre sicuramente comodità, ma secondo alcuni non trasmette lo stesso senso di esperienza.

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