Più cucine nei pressi delle scuole, la metà del cibo di origine biologica, menù studiati anche da grandi chef. Sono questi alcuni degli assi portanti del nuovo appalto mense 2023-2027 del Comune di Torino, pubblicato oggi nella sezione online bandi della Città e che punta ad una maggiore qualità senza ribasso dei costi.
150 milioni di euro
La novità introdotta dalla giunta Lo Russo è che la gara non prevede ribassi economici: il prezzo base è di 5.50 per ogni pasto, a cui si aggiungono due euro per le derrate fresche e 0.30 per le merende. Oltre un euro in più del vecchio appalto dell’amministrazione Appendino: nell’anno scolastico 2018/2019, ultimo pre Covid, il prezzo variava da 4.34 a 4.50 a pasto. La spesa totale è di 150 milioni di euro: per partecipare alla gara c’è tempo fino al 3 ottobre.
340 scuole per 7 milioni di pasti
In totale sono 340 i plessi scolastici – dai nidi alle medie – coperti dal servizio. Nell’anno scolastico appena concluso sono stati distribuiti oltre 5 milioni di pasti ma l’obiettivo, come dichiarato dall’assessore all’Istruzione Carlotta Salerno, durante la presentazione della gara, è di “ritornare ai 7 milioni” pre-Covid.
Più mense fresche
In totale ci saranno otto lotti e ogni azienda se ne potrà aggiudicare al massimo due. A febbraio la Città ha attivato in via sperimentale la mensa fresca nell’istituto comprensivo Adelaide Cairoli e a seguire all’Aurora di via Cecchi 16. Ora Palazzo Civico con la nuova gara, come spiegato da Salerno, vuole estendere la preparazione dei piatti freschi nella vicinanza delle scuole: le mense fresche saliranno a 16, due per ogni lotto.
50% di cibo bio
Il bando prevede una percentuale del 50% di biologico, per ortaggi, frutta e carne. Inserita poi una clausola di salvaguardia dei lavoratori, che impone alle società subentranti il riassorbimento del personale, alle medesime condizioni. Le famiglie potranno fare segnalazioni o suggerire miglioramenti tramite la sezione dedicata alla ristorazione scolastica, sul sito del Comune. La Città vuole poi coinvolgere chef famosi, professionisti della ristorazione e giovani cuochi nella creazione di menù che potranno poi essere adottati nelle scuole.