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Luci d’Artista a Torino: luoghi e programma dell’evento

Da Christian D'Avanzo

Ottobre 28, 2022

Luci d’Artista a Torino: luoghi e programma dell’evento

Per il 25esimo anno di fila, le Luci d’Artista illumineranno la città di Torino durante il periodo invernale e festivo, con tanto di inaugurazione il 27 ottobre. Progetto partito nel lontano 1998 per volere dell’allora assessore della Cultura italiana, Fiorenzo Alfieri, a cui va la dedica per le accensioni delle luci quest’anno. Grazi ad Alfieri, furono chiamati, così come avviene oggi, numerosi artisti italiani e stranieri per offrire agli spettatori-cittadini una loro interpretazione della luce. La cultura comunica con tutti, in particolare nel periodo festivo e di condivisione rappresentato dal Natale. Ecco tutte le informazioni sulle Luci d’Arista di quest’anno.

Luci d’Artista a Torino: la mappa delle 23 Luci più le 3 novità di quest’anno

L’inaugurazione del 27 ottobre, in Piazza Polonia alle ore 18.00, ha sancito per il 25esimo anno di fila l’inizio del progetto Luci d’Arista. Di seguito la mappa delle 23 Luci in città:

  • Cosmometrie di Mario Airò in piazza Carignano, schemi simbolici e geometrici proiettati sulla pavimentazione urbana 
  • Vele di Natale di Vasco Are in piazza Foroni, zona mercato rionale (Circoscrizione 6);
  • Ancora una volta realizzata con materiali ecosostenibili e fonti luminose a basso consumo energetico dall’artista piemontese Valerio Berruti nella Galleria Subalpina;
  • Volo su… di Francesco Casorati, un filo rosso in flex-neon sostenuto da sagome geometriche di uccelli fiabeschi nell’area pedonale di via Di Nanni (Circoscrizione 3);
  • Regno dei fiori: nido cosmico di tutte le anime di Nicola De Maria, lampioni tramutati in fiori luminosi in piazza Carlina;
  • L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini, un intrigo di simboli e segni grafici di colore blu e rosso che si incontrano sul soffitto nella Galleria Umberto I;
  • Planetario di Carmelo Giammello, in via Roma: 14 costellazioni disegnate con neon fluorescenti, globi e punti luminosi, secondo lo schema di una mappa astronomica che, tra fedeltà scientifica e invenzione creativa, annulla la distanza fisica che intercorre tra l’uomo e le stelle;
  • Migrazione (Climate Change) di Piero Gilardi, in Galleria San Federico: 12 sagome di pellicani applicate a una rete sospesa verticalmente che si illuminano e si spengono gradualmente, seguendo un algoritmo di controllo;
  • Le panchine Illuminated Benches di Jeppe Hein in piazza Risorgimento (Circoscrizione 4);
  • Piccoli spiriti blu di Rebecca Horn al Monte dei Cappuccini (Circoscrizione 8);
  • Cultura=Capitale di Alfredo Jaar in piazza Carlo Alberto, un’equazione luminosa cultura=capitale che è un invito a pensare alla creatività e al sapere condivisi da tutti i cittadini come al vero patrimonio di un Paese;
  • Doppio Passaggio (Torino) di Joseph Kosuth sul ponte Vittorio Emanuele I, due brani tratti dai testi di Friedrich Nietzsche e Italo Calvino;
  • Luì e l’arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi, la narrazione di una fiaba che si estende come una sequenza di frasi luminose in via Carlo Alberto;
  • Il volo dei numeri di Mario Merz sulla cupola della Mole Antonelliana, segnale luminoso dato dal valore simbolico della sequenza della serie di Fibonacci dove ogni numero è la somma dei due precedenti;
  • Concerto di parole di Mario Molinari in piazza Polonia (Circoscrizione 8);
  • Vento solare di Luigi Nervo in piazzetta Mollino, una grande sagoma luminosa legata alla cosmologia fantastica;
  • L’amore non fa rumore di Luca Pannoli ai Murazzi del Po;
  • Palomar di Giulio Paolini in via Po, un antico atlante astronomico costellato da pianeti inscritti in forme geometriche che culmina nel profilo di un acrobata in equilibrio su un cerchio;
  • Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto in piazza della Repubblica – facciata del mercato coperto Antica Tettoia dell’Orologio (Circoscrizione 7);
  • My Noon del tedesco Tobias Rehberger, in piazza Bodoni un grande orologio luminoso che scandisce le ore in formato binario;
  • Ice Cream Light, in piazza Livio Bianco (Circoscrizione 2), della berlinese di adozione Vanessa Safavi ;
  • Noi di Luigi Stoisa, in via Garibaldi: figure rosse che si intrecciano;
  • Luce Fontana Ruota di Gilberto Zorio, in corso Unità d’Italia (Circoscrizione 8): una stella rotante che evoca un mulino collocata nel laghetto di Italia ’61 che quest’anno si accenderà dall’8 dicembre.

Le 3 novità: “Azzurrogiallo” di Giorgio Griffa, nei Giardini di piazza Cavour; “Io, sono nato qui” di Renato Leotta, in piazza Polonia, sul tetto dell’Ospedale Sant’Anna; “…?…” è invece l’installazione visibile in piazza della Repubblica, sulla Cupola della Basilica Mauriziana. 

Ecosostenibilità per le Luci d’Artista

Le Luci d’Artista quest’anno subiranno una riduzione negli orari per l’ecosostenibilità, oltre che ad usare luci a led a basso impatto. Orari dal 19 dicembre al 2 gennaio 2023: da domenica a giovedì le installazioni si spegneranno alle 22.00; il venerdì e il sabato alle 24.00

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Christian D'Avanzo

Cinefilo dalla nascita e scrittore appassionato. Credo fermamente nel potere dell'informazione e della consapevolezza. Da un anno caporedattore della redazione online di Quart4 Parete, tra una recensione e l'altro. Recente laureato in scienze della comunicazione - cinema e televisione presso l'università degli Studi Suor Orsola Benincasa.

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