Tutti gli “ismi” di Armando Testa
Da Redazione TorinoFree.it
Ottobre 25, 2018

E proprio lui, il grande e buffo ippopotamo blu Pippo, che a Palazzo Chiablese, nel centro storico di Torino, apre la grande mostra Tutti gli “ismi” di Armando Testa, visitabile dal 25 ottobre al 24 febbraio 2019.
Lo storico ippopotamo blu è il cuore di una mostra, dove ci sono strani animali, coni gelato, provini sferici e video esplicativi, Carmencita e Caballero, star del Carosello, e i manifesti del Vermouth Carpano.
Tutto questo in una mostra che, a 17 anni da quella al Castello di Rivoli, racconta l’arte di Armando Testa, uno degli artisti e pubblicitari italiani più amati di sempre. Nato nel 1917, a Torino fondò la sua agenzia, contribuendo a costruire il mondo della pubblicità italiana e ancora oggi è viva e ben presente la sua eredità.
Tra manifesti, pubblicità televisive, bozzetti, sculture, Tutti gli “ismi” di Armando Testa è stata ideata da Gemma De Angelis Testa e Gianfranco Maraniello, direttore del Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, per spiegare l’artista torinese con cento opere dagli anni Quaranta agli anni Novanta del Novecento, per mezzo secolo d’icone e personaggi, dal Punt e Mes Carpano a Sintesi 59, il monumento della stazione di Porta Susa.
Il nome “Ismi” fa rima con futurismo, modernismo, surrealismo, quelle correnti con cui Armando Testa si è confrontato, sempre con un’immaginazione in costante dialogo in tutte le forme dell’arte visiva, per interpretare il mondo del secondo dopoguerra e oggi capaci di raccontare il Novecento e la sua evoluzione.
Cosi l’arte di Testa è nel ritratto di un uomo moderno negli allegri manifesti della Facis, nel logo del vermut Carpano Punt e Mes, con l’ippopotamo Pippo, fino ai caroselli abitati da Carmencita e Caballero o dagli sferici extraterrestri del pianeta Papalla.
Nella mostra ci sono anche l’elefante Pirelli, il rinoceronte Esso, caroselli in bianco e nero e pubblicità, tutti mondi surreali che hanno in loro i tratti distintivi della comunicazione e dell’arte contemporanea degli ultimi decenni.
La mostra è visitabile al martedì alla domenica dalle 10 alle 19, chiuso il lunedì, mentre il biglietto intero costa 12 euro, ridotto 6.
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