Ferenc Pintér. L’illustratore perfetto
Da Redazione TorinoFree.it
Febbraio 15, 2018

Il Museo Ettore Fico di Torino presenta, dal 24 gennaio al 22 aprile, la mostra Ferenc Pintér. L’illustratore perfetto, sull’illustratore e pittore italiano che fu una delle più note figure della grafica del Novecento, nel decimo anniversario dalla sua scomparsa.
La mostra racconta l’attività di Ferenc Pintér, che fu caratterizzata dall’impostazione grafico-cartellonistica mitteleuropea, ricca di una cultura pittorica e artistica profondissima, con citazioni e richiami talvolta espliciti, talvolta sotterranei e incrociati.
Ferenc Pintér nacque ad Alassio, presso Savona, nel 1931, dal pittore ungherese József Pintér e la fiorentina Anna Antonazzi.
Nel 1940, la famiglia Pintér si trasferì a Budapest per curare una malattia tubercolare di József, ma l’operazione chirurgica fallì e il piccolo Ferenc rimase orfano di padre.
Scartato dall’ Accademia di Belle Arti di Budapest per aver dimostrato una libertà di pensiero non conforme al totalitarismo comunista, dopo la rivolta del 1956 e l’arrivo dei carri armati sovietici, Pintér riuscì a fuggire in Italia.
Arrivato a Milano, ottenne come primo lavoro la realizzazione di un grande murale per Radio Marelli, poi nei tre anni successivi ideò una serie di manifesti pubblicitari per importanti aziende italiane finché, nel 1960, avviò la collaborazione con Arnoldo Mondadori Editore che durò 32 anni.
Per la grande casa editrice milanese Pintér realizzò una marea di copertine e illustrazioni interne di libri.
Il primo lavoro di Pintér fu per la collana Segretissimo, di cui dipinse le prime 14 copertine, ma i suoi lavori più celebri furono per la collana sul Commissario Maigret e i gialli di Agatha Christie; oltre alle tavole delle copertine per gli Oscar Mondadori.
Pintér usava per i suoi lavori la tempera, con cui, con straordinaria maestria, dava vita a scene surreali, venate di una forte componente espressionista.
Nel 1989 Pintér dipinse i 22 Trionfi dei Tarocchi dell’Immaginario, editi da Lo Scarabeo di Torino con la presentazione dello storico dell’arte Federico Zeri poi, tra il 2000 e il 2002, lavorò ai 56 Arcani Minori, in seguito pubblicati da Lo Scarabeo.
Colpito da una grave malattia, Pintér continuò a lavorare fino alla sua morte, avvenuta il 28 febbraio 2008.
Nel giugno 2008 i disegni delle copertine di Pintér, con quelle di Karel Thole e Carlo Jacono, furono esposti a Lucca nella grande mostra Copertinando.
Ancora oggi Pintér è considerato uno dei più importanti illustratori europei, citato nei cataloghi internazionali Graphis e Gebrauchsgraphik.
L’esposizione torinese vede una selezione di oltre 150 opere tra tavole a colori, schizzi in banco e nero, chine e layout, dai manifesti realizzati in opposizione al regime sovietico fino a una sezione dedicata alle poetiche tavole di Pinocchio, pubblicate postume nel 2011.
La mostra è visitabile da mercoledì a venerdì dalle 14 alle 19, sabato e domenica dalle 11 alle 19.
Il biglietto d’ingresso intero costa 10 euro, ridotto a 8 per gli over 65, insegnanti e enti convenzionati, ridotto 5 per i bambini dai 13 ai 26 anni e per i gruppi ed è gratuito fino ai 12 anni, MEF Friends, i giornalisti e le guide turistiche accreditati, le persone con disabilità e il loro accompagnatore, i possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte, Torino+Piemonte Card, tessera MACT/CACT Arte Contemporanea Ticino e Torino+Piemonte Contemporary Card.
Articolo precedente
L’elegante Olimpiade. Foulard delle montagne
Articolo successivo
Le Meraviglie di Roma ai Musei Reali di Torino
Redazione TorinoFree.it