Una barca solare ad Avigliana
Da Redazione TorinoFree.it
Luglio 10, 2017

Domenica 16 luglio, alle 16, si terrà un appuntamento speciale al Lago Grande di Avigliana con la barca solare del TU Delft Solar Boat team, presso il Centro Velico Avigliana, dove una delegazione della squadra olandese presenterà la nuova innovativa imbarcazione solare.
Il gruppo, creato da alcuni studenti della Delft University of Technology, dal 2006 sviluppa imbarcazioni a energia solare per una serie di competizioni quali la Solar1Cup di Monaco e il Solar Challenge olandese, dove spesso primeggia.
Proprio dopo la gara di Monaco, il team scenderà nella cittadina torinese per una dimostrazione pratica sulle acque del Lago Grande.
Il ritrovo sarà presso il gazebo Solbian nel piazzale barche del Centro Velico, seguirà la presentazione del team e del progetto e la dimostrazione in acqua, poi a conclusione dell’evento il brindisi di saluto con i membri del TU Delft.
Tra i partners della giornata ci sarà l’azienda torinese Solbian Energie Alternative, con una sede ad Avigliana, che è la responsabile della copertura fotovoltaica, unica fonte di energia per una barca che vola sull’acqua grazie a sofisticati hydrofoil, per raggiungere velocità elevate con un dispendio energetico estremamente ridotto.
Per il TU Delft Solar Boat Team oltre al Monaco Solar & Electric Boat Challenge, l’obiettivo principale per il 2017 è la traversata del canale della Manica in un tempo record.
Avigliana è una delle città più grandi della provincia torinese e diversi scavi archeologici effettuati nel corso degli anni, infatti, hanno portato alla luce reperti dell’età del ferro e del bronzo.
Le terre di Avigliana furono più volte teatro d’importanti battaglie e si dice che Carlo Magno vi abbia sconfitto Desiderio, sovrano dei Longobardi.
Per evitare gli attacchi dei barbari, Arduino III, detto il Glabro, diede ordine nell’anno Mille di edificare un castello a protezione della città, oltre al borgo nuovo per volere della contessa Adelaide, nipote di Arduino, e sposa del conte Oddone di Savoia.
Con l’arrivo della corte dei Savoia, la città si riempì di nobili dell’aristocrazia piemontese e vennero costruite nuove strade, statue, portici e palazzi pubblici.
Alla fine del secolo Avigliana fu conquistata da Enrico IV figlio di Federico Barbarossa, che per raggiungere lo scopo non risparmiò né le popolazioni né le abitazioni.
Il castello venne completamente demolito e alla morte di Enrico salì al trono il figlio Tommaso I, che ristabilì la pace partendo proprio dalla ricostruzione delle strade e del castello.
Nel corso dei secoli Avigliana acquisì un ruolo sempre più importante nella provincia torinese e i conti Savoia la scelsero come residenza per la propria corte.
Verso il 1659 Avigliana fu ceduta, per la prima volta nella sua storia, come feudo da Emanuele II ai Provana di Beinette.
Da allora diverse famiglie si alternarono al governo della città fin quando, verso la fine del XIX secolo, fu affidata alle suore del Sacro Cuore.
Oltre a un centro agricolo, Avigliana fu anche un fiorente centro del commercio tessile, infatti, attraverso le acque dei laghi della Dora si ottenne la forza motrice utile per avviare fabbriche di panni e tintorie.
Nel 1773 il matrimonio di Maria Teresa di Savoia con il conte d’Artois vide un cambiamento nei rapporti tra gli Aviglianesi e i Francesi, che portò alla costruzione della ferrovia Torino-Susa, il traforo del Frejus e la Torino-Lione.
A metà Ottocento un gruppo di cinque banchieri con la società Alfredo Nobel diedero vita alla Società Anonima per la Fabbricazione della Dinamite Brevetto Nobel e da allora Avigliana si trasformò in uno dei più importanti centri del commercio militare d’Europa.
Oggi le fabbriche di Avigliana producono non solo materiali a uso militare, ma anche ferro e cotone e alcune tra le più importanti multinazionali hanno impiantato in città delle loro sedi, come la FIAT.
Ma Avigliana resta una città dall’anima fortemente culturale e artistica, infatti, ogni anno milioni di visitatori ammirano gli antichi splendori del suo borgo medievale.
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