Intelligenza artificiale a Torino: in città ci sono già cinque centri di ricerca
Da Gianluca Rini
Gennaio 21, 2025

Il capoluogo piemontese sta conoscendo un’intensa attività legata alla crescita dell’intelligenza artificiale, con istituzioni pubbliche e private che mettono sul tavolo risorse economiche rilevanti. Questa tendenza emerge dai numerosi progetti lanciati negli ultimi mesi, con la volontà di ridefinire il volto industriale di una città che, storicamente, veniva associata al comparto automobilistico.
Nuove risorse per la ricerca
Un’iniziativa di grande interesse è il centro di studi avanzati finanziato dalla Compagnia di San Paolo, con un primo stanziamento da 4 milioni di euro. Questa struttura nasce in sinergia con il Centro nazionale Ai4Industry, partito meno di sei mesi fa grazie a 20 milioni provenienti da fondi statali. Tali realtà mirano a favorire attività di studio e sperimentazione, potenziando la capacità di attrarre competenze nel settore della progettazione algoritmica.
Laboratori specializzati e protagonisti
Nel frattempo, la città ha visto la nascita di vari hub focalizzati sull’Ai. Tra i più noti c’è quello promosso da Microsoft presso le Officine Grandi Riparazioni, insieme al laboratorio HighESt dell’Università di Torino, guidato da Paola Pisano. Non manca l’impegno di grandi gruppi bancari, come Intesa Sanpaolo, che ha dato vita a Centai, un centro dedicato alla ricerca finanziaria basata su tecnologie di apprendimento automatico. Sul fronte dei Big Data, la Isi Foundation, sostenuta dalla Fondazione Crt, lavora per integrare analisi e soluzioni in diversi campi.
Il rischio frammentazione e il futuro condiviso
Secondo un recente approfondimento citato dal Corriere della Sera, alcuni osservatori ritengono che la presenza di iniziative autonome possa disperdere energia e fondi. Manca infatti un coordinamento generale che colleghi i vari centri, con il timore che ciò riduca l’efficacia degli investimenti.
Gli addetti ai lavori, però, sostengono che l’ecosistema torinese, grazie all’esperienza industriale del territorio e al fermento culturale, sia in grado di consolidare progetti comuni. Questa visione ottimistica punta a proiettare Torino in una posizione di grande rilievo nel panorama nazionale dell’intelligenza artificiale, valorizzando una trasformazione che sostituisce le tecniche di una volta con algoritmi dalle capacità sempre più sofisticate.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.