Festival Suoni d’Organo, il patrimonio organario rivive in concerto
Da Redazione TorinoFree.it
Ottobre 17, 2013

Sabato 19 ottobre, l’ultimo concerto nell’ambito del Festival Suoni d’Organo, dedicato a Georg Friedrich Handel, grande compositore tedesco.
Il suono dell’organo, che accompagna da sempre i canti liturgici, richiama con particolare attenzione la cultura piemontese legata alla musica. Il Festival Suoni D’Organo di quest’anno, lungo tutto il suo programma, ha riportato in auge le atmosfere elisabettiane e lo stile classico del primo settecento attraverso i lavori del compositore Georg Friedrich Handel, che influenzò le personalità più conosciute nell’ambito, in particolare quelle legate al classicismo viennese (Haydn, Mozart e Beethoven).
Handel trascorse parte della sua vita artistica in Italia, dal 1706 al 1710, anni in cui perfezionò nella scrittura vocale e negli archi, ebbe gran successo nelle città più importanti del Paese, con una prima a Firenze che consolidò la sua fama italiana e l’appellativo di “caro sassone”.
Suoni d’Organo ha proposto un viaggio nella rivalutazione dello strumento organo e delle atmosfere legate alla sua riconoscibile “voce”. Incontri, conferenze e concerti, che culmineranno nel Recital d’Organo – Gabriele Studer all’organo Bossi sabato 19 ottobre al Santuario di S. Pancrazio dalle ore 21.15 a Pianezza.
Il programma
George Friederic Händel (1685-1759)
Concerto in Re minore Op. 7, n. 4
adagio, allegro, larghetto, allegro
(Cadenze di Jean-Paul IMBERT – Trascrizione per organo di Gabriele STUDER)
Antonio Vivaldi (1678-1741)
Concerto in Re maggiore RV 229
allegro, larghetto, allegro
(Trascrizione per organo di Johann Sebastian BACH)
Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Passacaglia e fuga in Do minore BWV 582
Edward Elgar (1857-1934)
Dalle “Enigma Variations” Op. 36
Nimrod
(Trascrizione per organo di Gabriele STUDER)
Pomp and Circumstance Military March n. 1 in Re maggiore
(Trascrizione per organo di Edwin Henry Lemare)
Sergej Prokofiev (1891-1953)
Da “Romeo e Giulietta” Suite n. 2
La giovane Giulietta, Padre Lorenzo, Montecchi e Capuleti
(Trascrizione per organo di Jean-Paul Imbert)
Sul sito ufficiale della manifestazione è possibile trovare il programma completo, i concerti passati e tutte le informazioni utili.
Il luogo non è scelto a caso, l’organo BOSSI-Elice del Santuario è stato costruito nel 1956 da Carlo Vegezzi Bossi di Centallo, ubicato inizialmente in controfacciata, venne rimosso a causa del deterioramento provocato dal riscaldamento e dalla luce solare che filtrava dal rosone. Dopo la mobilitazione di appassionati, cori, organisti e della Comunità Passionista, l’organo è riuscito ad ottenere un restauro completo, da parte della ditta Elice di Genova in circa 10 mesi. Allo stato attuale l’organo conta 2000 canne, rispettato in disposizione fonica e intonazione, si presta particolarmente all’esecuzione di un repertorio moderno e contemporaneo.
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