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Vertice CPE a Tirana. L’Albania accoglie i leader europei tra diplomazia e saluti “virtuali”.

Da Silvia

Maggio 16, 2025

Vertice CPE a Tirana. L’Albania accoglie i leader europei tra diplomazia e saluti “virtuali”.

Tra sfide serie del continente e sempre più rilevanti per tutti i paesi dell’Unione, e un tocco di inaspettata leggerezza, si è aperto oggi nella capitale albanese, a Tirana, il sesto vertice della Comunità Politica Europea (CPE). Una giornata storica per l’Albania e per l’intera regione dei Balcani, che per la prima volta ospita un incontro così significativo tra 47 capi di Stato e governo europei.

A dare il benvenuto alle delegazioni – tra cui quella della presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni – non è stato solo il calore istituzionale del primo ministro Edi Rama o l’accoglienza danzante nella suggestiva Piazza Skanderbeg, ma anche un’originale sorpresa digitale: un video, proiettato all’Opera Nazionale di Tirana, che ha mostrato tutti i leader internazionali presenti trasformati in bambini grazie all’intelligenza artificiale. Un espediente visivo ironico e disarmante che ha strappato sorrisi in platea e disteso i volti di molti protagonisti della scena politica europea.

Anche la premier italiana ha potuto “rivedersi” in versione baby, accanto ai piccoli ‘avatar’ del presidente francese Emmanuel Macron e del cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il filmato, diffuso da Euronews Albania e ripreso anche da RaiNews24, ha ottenuto ampi consensi e si è rivelato una trovata brillante per inaugurare un incontro che, al di là dell’apparente leggerezza iniziale, si appresta ad affrontare dei temi rilevanti per l’assetto geopolitico europeo.

Un’Europa che cambia e si apre a nuove figure

Quello di Tirana è un vertice importante per l’Albania, ma non solo, si configura anche come un incontro ricco di prime volte. Infatti, è la prima volta che la Comunità Politica Europea – lanciata nel 2022 da Emmanuel Macron come piattaforma di dialogo tra tutti i Paesi del continente, al di là dei confini dell’Unione Europea – si riunisce nei Balcani occidentali.

La scelta dell’Albania, candidata all’ingresso nell’UE e membro attivo della NATO, non è casuale, ma appresenta un riconoscimento al percorso europeo del Paese e, più in generale, alla crescente rilevanza strategica della regione.

Il primo ministro Edi Rama ha accolto le delegazioni con il consueto stile diretto e carismatico, ribadendo il ruolo dell’Albania come ponte tra est e ovest, soprattutto in un momento in cui l’Europa è chiamata a dare delle risposte comuni di fronte a delle sfide economiche e geopolitiche che diventano sempre più complesse.

Sicurezza, economia, giovani: i temi centrali del confronto

Il programma dei lavori prevede tre tavole rotonde su temi che delineano l’agenda futura dell’Europa. La prima, dedicata alla sicurezza e all’importanza della salvaguardia alla democrazia, ha messo sul tavolo l’urgenza di sostenere l’Ucraina e rafforzare la difesa collettiva contro minacce ibride e interferenze esterne. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atteso a Tirana, in un vertice che conferma quanto la guerra russo-ucraina influenzi in modo importante le dinamiche politiche ed economiche europee e non solo.

La seconda sessione si è svolta sulla competitività economica e la transizione digitale, con un focus sull’innovazione, sull’autonomia energetica e sulla necessità di rendere le economie europee più forti, cercando soluzioni condivise tra tutti che possano scongiurare le turbolenze dei mercati.

Infine, la terza tavola rotonda ha toccato il delicato tema della migrazione e dell’emancipazione giovanile. Un argomento su cui si gioca molto del consenso politico interno di molti Paesi e nel quale l’Italia è protagonista, anche grazie all’accordo bilaterale con l’Albania per la gestione dei flussi migratori.

Il protocollo, firmato nei mesi scorsi, prevede la creazione di centri per migranti in territorio albanese sotto giurisdizione italiana. Un modello controverso, che oggi torna al centro dell’attenzione proprio nell’incontro bilaterale tra Meloni e Edi Rama, previsto nelle prossime ore.

L’Albania: pronta a entrare nell’Unione Europea nel 2030

Per l’Albania, l’evento rappresenta un punto di svolta, non solo per l’importanza simbolica di accogliere l’intera famiglia europea nel cuore di Tirana, ma anche per il significato politico di un Paese che ambisce a entrare a pieno titolo nell’Unione entro il 2030. L’obiettivo, dichiarato da più voci durante il summit, è chiudere i negoziati entro il 2027. L’Italia, in questo, si conferma uno dei principali sponsor del percorso europeo dell’Albania.

L’organizzazione del vertice è apparsa impeccabile, con un’attenzione alla comunicazione e all’immagine che ben si allinea con le ambizioni del governo di Edi Rama. Oltre alla coreografia tradizionale nella piazza centrale, l’utilizzo di strumenti innovativi, come il video creato con intelligenza artificiale, testimonia la volontà di presentare l’Albania come un paese moderno, in grado di accogliere ma soprattutto di affiancare i grandi d’Europa non solo nei temi istituzionali, ma anche nello stile.

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