Taglio delle liste d’attesa a Torino: al via le visite la sera e nei giorni festivi
Da Gianluca Rini
Febbraio 17, 2025

L’Asl di Torino ha varato un programma sperimentale per accorciare le liste d’attesa, ampliando le disponibilità orarie oltre la fascia lavorativa abituale. A partire da domenica 16 febbraio partono infatti le prime visite stabilite in orari straordinari, come previsto da una direttiva regionale di qualche settimana fa.
Il piano di visite al di fuori dell’orario consueto
La struttura designata a inaugurare il progetto è l’Ospedale Martini, dove, dalle 10 alle 13, si svolgono consulti riguardanti vari settori. Nei giorni successivi, verrà attivato lo stesso schema anche al Maria Vittoria, a partire dal 18 febbraio, e all’Oftalmico, dal giorno seguente.
Per le fasce serali, la pianificazione prevede turni tra le 18 e le 21, con copertura alternata dei diversi presidi ospedalieri; durante le festività, invece, gli appuntamenti si terranno dalle 10 alle 13, con rotazione settimanale. L’iniziativa coinvolge varie branche cliniche.
In fase di perfezionamento, infine, le attività dedicate a malattie endocrine, disturbi glicemici e patologie polmonari. Circa sessanta professionisti, tra medici e infermieri, hanno dato disponibilità per coprire queste prestazioni aggiuntive.
Supporto del personale e andamento delle liste
Secondo l’Asl Città di Torino, diretta da Carlo Picco, questa strategia nasce dal bisogno di ridurre la distanza tra i cittadini e i servizi disponibili nei vari ospedali di competenza: Martini, Amedeo di Savoia, Oftalmico, Maria Vittoria e San Giovanni Bosco.
La situazione appare variegata, con alcune discipline che hanno già registrato segnali di miglioramento. Per esempio, al Martini la prima consulenza otorinolaringoiatrica è calata a 79 giorni, in netto contrasto con i 249 di febbraio 2024. Restano lunghi, invece, i tempi per un’ecografia della tiroide, che tocca i 262 giorni rispetto ai 161 dell’anno precedente. Al Maria Vittoria si attendono 221 giorni per un controllo gastroenterologico, mentre ne occorrono 109 per l’area otorinolaringoiatrica.
Tempi di attesa nell’area nord di Torino
La struttura del San Giovanni Bosco, posizionata nella zona settentrionale della città, evidenzia invece code piuttosto marcate. Servono infatti 332 giorni per accedere all’ecodoppler dei tronchi sovraortici e, in ugual misura, alla dopplergrafia arteriosa degli arti inferiori. L’Asl, puntando su orari prolungati e su una collaborazione trasversale di medici e infermieri, mira a contenere progressivamente queste tempistiche e a garantire, così, servizi più rapidi ai pazienti.
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.