Parco della Salute a Torino: firmato il contratto, conclusione entro il 2031
Da Gianluca Rini
Aprile 26, 2025

Con la sottoscrizione del contratto tra il Consorzio Sis e Abp Nocivelli, prende forma il futuro polo sanitario torinese. Il complesso, chiamato Parco della Salute, accoglierà le Molinette e il Cto, mentre per il Regina Margherita si ipotizza una sede distinta e sul Sant’Anna la decisione arriverà dopo la conferenza dei servizi fissata per novembre.
La cronologia del progetto
Il calendario operativo prevede otto mesi per la progettazione definitiva successivi alla conferenza dei servizi. I lavori entreranno in azione nel 2026 e la consegna delle chiavi è fissata per il 2031. La tabella di marcia, condivisa con Regione Piemonte e Comune di Torino, punta a ridurre al minimo le interferenze con l’assistenza sanitaria in corso, trasferendo gradualmente reparti e personale.
Investimenti e copertura economica
L’appalto vale 592,4 milioni di euro; a questa somma si aggiungono oltre 18 milioni per le bonifiche già avviate, per un totale di 610,9 milioni. Il finanziamento è suddiviso fra Stato (226,8 milioni), Regione (11,9 milioni) e concessionario (372,2 milioni).
Una volta aperto, l’ospedale verserà un canone annuo di 40 milioni per venticinque anni, cifra destinata a manutenzione programmata ed energia. Questo modello di partenariato pubblico-privato mira a garantire servizi efficienti lungo l’intero ciclo di vita dell’infrastruttura.
La ricaduta urbana e le sinergie con il territorio
La costruzione va ben oltre l’edificio ospedaliero: ridisegnerà un’ampia porzione del tessuto cittadino. Per questo la Regione ha istituito tre tavoli permanenti. Il primo, con Palazzo Civico, aggiornerà il piano regolatore dell’area fra corso Settembrini e corso Spezia.
Il secondo, insieme all’Università di Torino, coordinerà le funzioni didattiche e di ricerca che sorgeranno all’esterno del complesso. Il terzo, con l’attuale Città della Salute, ottimizzerà la rete dei servizi sanitari, così da distribuire competenze e tecnologie senza duplicazioni.
Benefici attesi per cittadini e operatori
Il nuovo assetto porterà reparti oggi distanti in un unico luogo, riducendo i tempi di spostamento di pazienti e ambulanze. Gli spazi progettati secondo i più recenti standard ambientali garantiranno comfort per degenti e personale, mentre l’adozione di soluzioni energetiche a basso consumo contribuirà a contenere le spese di gestione.
In parallelo, l’interazione con l’ateneo sosterrà la ricerca clinica e faciliterà la formazione dei professionisti sanitari, generando ricadute positive sull’intero sistema regionale.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.