Austerity energetica: Torino pianifica il suo risparmio su luce e gas
Da Federica Felice
Marzo 15, 2022
La Guerra in Ucraina ed il conseguente rincaro energetico di gas e benzina stanno mettendo in crisi le città italiane. Le prime posizioni di Torino, per un maggiore risparmio, consistono in alcune manovre di calibrazione e riduzione dell’elettricità e gas a livello urbano.
Austerity energetica: cosa propone la Città di Torino
Una delle conseguenze dello scoppio del conflitto in Ucraina è proprio l’aumento del prezzo di petrolio e gas, i quali hanno visto schizzare alle stelle i prezzi, incidendo gravemente anche sulla situazione economica italiana.
Di questo passo, il caro bolletta potrebbe gravare sul bilancio cittadino di oltre 30 milioni di euro. Lo fa sapere l’assessora al Bilancio, Gabriella Nardelli.
La Città di Torino, ha risparmiato circa 28 milioni di euro per illuminare l’area urbana, dal 2018. Che sarebbero circa 7 milioni di euro all’anno. Questo grazie all’introduzione dei nuovi lampione con sistema LED.
La proposta del capoluogo torinese consiste in alcune mosse per il risparmio energetico urbano:
- ridurre di circa 20 minuti al giorno l’illuminazione artificiale pubblica in città. Togliendo 10 minuti al mattino e 10 la sera. Questa mossa prevede un risparmio di 1000 euro in meno di spesa;
- abbassamento della temperatura nelle strutture pubbliche: negli uffici comunali, già da ieri, hanno abbassato di 2 gradi; mentre nelle scuole si è scesi di un solo grado;
- possibilità di spegnere i riscaldamenti 15 giorni prima;
- contenimento aria condizionata negli uffici.
L’assessora alla Transizione Ecologica Chiara Foglietta, spiega però che il piano risparmio di austerity energetica è ancora da calibrare. Molti i punti su cui discutere e riflettere. D’altro canto, l’abbassamento della temperatura potrebbe ridurre del 10% la spesa totale; mentre ancora da discutere è il taglio dell’illuminazione pubblica.
La situazione in Parlamento
Anche la Camera ed il Senato stanno contribuendo alla minimizzazione ed al risparmio energetico. Infatti, dall’11 marzo 2022, in tutti gli edifici della Camera, gli impianti termici vengono spenti un’ora prima del consueto orario.
Mentre, da lunedì 14 marzo si è provveduto a modificare anche gli orari di accensione del riscaldamento nella sede del Senato. Questo, potrebbe far riuscire a guadagnare 100 ore di consumi in meno, alla settimana.
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Federica Felice
Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.