Inaugurata la biblioteca scolastica “Vitaliano Brancati” all’Istituto Silvio Pellico di Pachino: un tributo alla memoria, alla cultura e all’identità cittadina
Da Claudio Didimo
Novembre 20, 2025
A cura di Giovanni Firera
L’Istituto Silvio Pellico di Pachino ha vissuto oggi una giornata di grande emozione e significato culturale con l’inaugurazione ufficiale della biblioteca scolastica intitolata a “Vitaliano Brancati”, uno dei più illustri scrittori del Novecento italiano e figlio di questa terra. Alla presenza del Sindaco di Pachino Giuseppe Gambuzza, della direttrice dell’Istituto scolastico Lina Alaimo, della referente della biblioteca Silvia Panetti, dell’assessore alla cultura e dei numerosi studenti della scuola, l’evento si è trasformato in un momento collettivo di riflessione sull’identità culturale della città e sulla responsabilità della scuola nel custodirne la memoria.

La scelta di dedicare la biblioteca a Vitaliano Brancati non è soltanto un atto simbolico, ma rappresenta un gesto di consapevolezza storica. Brancati, nato a Pachino nel 1907, fu autore di opere fondamentali come Don Giovanni in Sicilia, Il bell’Antonio e Paolo il caldo, romanzi che hanno saputo raccontare con ironia, profondità e stile inconfondibile la società italiana, mettendone in luce fragilità, contraddizioni e aspetti psicologici universali. La sua capacità di scrutare i comportamenti, di leggere l’animo umano e di trasformare la Sicilia in metafora dell’Italia intera fanno di Brancati un patrimonio culturale che appartiene alla letteratura nazionale e internazionale. L’evento odierno è stato arricchito da un momento particolarmente atteso: il collegamento in videoconferenza da Torino con il presidente dell’Associazione Culturale Vitaliano Brancati Giovanni Firera. Nel suo intervento, ha ricordato come da oltre vent’anni l’associazione porti avanti un impegno costante di promozione culturale, recupero della memoria storica, diffusione del pensiero brancatiano e valorizzazione delle radici letterarie del Sud Italia. In questi due decenni, numerosi sono stati i convegni, le pubblicazioni, gli incontri d’autore e le collaborazioni istituzionali che hanno contribuito a mantenere viva la figura dello scrittore, rendendolo punto di riferimento non solo per la comunità pachinese, ma per il pubblico nazionale. Proprio in questo contesto l’intitolazione della biblioteca non rappresenta un punto di arrivo, bensì una nuova tappa di un percorso culturale più ampio. Il presidente dell’associazione ha sottolineato come “riappropriarsi del significato della presenza di Vitaliano Brancati” significhi riconoscere l’importanza delle radici, della storia e dell’identità culturale, soprattutto in un’epoca in cui i giovani rischiano di perdere il contatto con la memoria letteraria e con i valori che essa porta con sé. Un ruolo fondamentale in questa iniziativa è stato svolto dal sindaco di Pachino, Gambuzza, che con evidente sensibilità culturale ha sostenuto e accompagnato il progetto, riconoscendone la portata simbolica per la città.

La sua presenza all’inaugurazione non è stata soltanto istituzionale, ma profondamente partecipata: il primo cittadino ha ribadito come la cultura rappresenti un investimento sul futuro, in grado di unire la comunità, rafforzare il senso di appartenenza e offrire ai ragazzi strumenti critici indispensabili per la loro crescita. La decisione di intitolare uno spazio scolastico a un grande autore pachinese testimonia la volontà dell’amministrazione di avviare un nuovo percorso di valorizzazione culturale del territorio. La nuova biblioteca dell’Istituto Silvio Pellico diventerà così un luogo di incontro e formazione, aperto alle curiosità dei ragazzi e alle esigenze dei docenti, un presidio culturale dove la lettura tornerà ad avere un ruolo centrale e dove l’eredità di Brancati potrà essere trasmessa alle nuove generazioni attraverso libri, progetti didattici, laboratori e momenti di approfondimento.
L’inaugurazione odierna segna dunque un passo importante per Pachino: un tributo autentico alla memoria di un grande scrittore, un legame rinnovato tra la scuola e la cultura, una testimonianza concreta di come la valorizzazione del passato possa illuminare il presente e costruire il futuro.
a cura di Giovanni Firera
Claudio Didimo
