Torino Capitale Europea della Cultura 2033: presentato il logo della candidatura
Da Gianluca Rini
Giugno 26, 2025

Torino rilancia la propria ambizione culturale con un simbolo inedito: due lettere, T e O, fuse in un occhio lucente accanto al numero 33. Nel cromatismo giallo-blu, questa immagine indica un punto d’osservazione privilegiato sul domani e un invito a partecipare. La candidatura alla Capitale Europea della Cultura 2033 prende così forma in un emblema che riflette curiosità, apertura e responsabilità condivisa.
Il segno grafico: significati e colori
L’occhio centrale, frutto della convergenza tra la T e la O, simboleggia attenzione e vigilanza verso ciò che verrà. Il doppio registro cromatico richiama immediatamente la storia cittadina, mentre la cifra “33” stabilisce il legame con l’anno di riferimento.
Ne scaturisce un marchio agile, adatto ai linguaggi digitali e alle declinazioni fisiche, concepito per restare impresso con immediatezza grazie alla sua essenzialità visiva. Il progetto grafico non si limita a decorare: intende suggerire, attraverso la metafora dello sguardo, una città che decide di osservare e di ascoltare prima di agire.
Una creazione collettiva guidata dalle scuole
Dietro il risultato finale si trova un laboratorio urbano: ottanta studenti di licei artistici, istituti tecnici e percorsi di formazione professionale, affiancati dai bambini di una scuola primaria, hanno elaborato idee e bozze fianco a fianco con il Gruppo Armando Testa.
La direzione della candidatura e l’assessorato alle Politiche Educative e Giovanili hanno coordinato il percorso, affidando alle giovani generazioni la responsabilità di delineare l’identità visiva. In questo modo, il logo diventa testimonianza concreta di co-progettazione e di condivisione intergenerazionale.
Torino 2033: uno sguardo che anticipa il domani
La città definisce la propria proposta culturale puntando sull’energia creativa di chi la frequenterà da adulto. Il simbolo presentato è un invito a immaginare spazi, eventi e politiche in cui la partecipazione civica diventi prassi quotidiana.
L’obiettivo è costruire un ecosistema culturale aperto, capace di attrarre idee, competenze e visitatori, trasformando l’appuntamento del 2033 in un punto di partenza anziché in un traguardo isolato.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.