Sere FAI d’Estate 2025: i beni culturali aperti in Piemonte
Da Gianluca Rini
Luglio 06, 2025

Ogni estate, quando la luce si attenua e il caldo del giorno cede alla brezza serale, il Fondo per l’Ambiente Italiano apre i luoghi più suggestivi fino a notte inoltrata. Dal 28 giugno al 7 settembre 2025 più di trenta proprietà distribuite in quattordici regioni diventeranno palcoscenici d’atmosfera grazie al cartellone «Sere FAI d’Estate».
Quasi quattrocento iniziative – su prenotazione – trasformeranno castelli, ville, giardini storici e riserve naturali in scenari capaci di unire gusto, storia e cielo stellato. Con l’aiuto di guide, astronomi, musicisti e narratori, il pubblico potrà passeggiare tra siepi illuminate, sintonizzarsi sui suoni di cicale e civette, quindi alzare lo sguardo verso la Via Lattea fino a mezzanotte.
Castello della Manta: affreschi, luna e torce tra le mura medievali
Ai piedi del Monviso, la rocca dei Saluzzo apre il portone anche dopo il calar del sole. Le guide accompagnano piccoli gruppi lungo i sentieri della Riserva della Biosfera MaB UNESCO, soffermandosi tra cerri secolari e radure profumate di erbe alpine.
Seguono i picnic nel giardino terrazzato, dove lanterne e candele disegnano geometrie morbide sull’erba. Chi desidera approfondire il firmamento viene condotto al bastione occidentale: qui l’astrofilo Bartolomeo Davide Bertinetto orienta i telescopi verso Saturno o verso le Perseidi previste ad agosto.
All’interno, un percorso guidato permette di osservare con calma la Sala Baronale, celebre per il ciclo cortese dipinto all’inizio del 1400, che il chiaroscuro serale rende ancor più vivido.
Castello e Parco di Masino: passeggiata nell’anfiteatro morenico
A Caravino, l’antica residenza dei Valperga si specchia sulle colline dell’Anfiteatro Morenico d’Ivrea. Due appuntamenti corrispondono con la luna piena: si parte dal viale dei tigli, poi si procede verso il grande labirinto di carpini, dove i giovani divulgatori di Celestia Taurinorum raccontano miti, costellazioni e pianeti.
Il parco, ricco di querce monumentali e radure erbose, ospita anche una camminata dedicata agli animali notturni. Cinque ulteriori serate astronomiche abbinano degustazioni e osservazione guidata; chi preferisce un momento di relax può sistemarsi sul belvedere panoramico per un aperitivo con vista sulla Serra d’Ivrea, rischiarata dagli ultimi bagliori del giorno.
Villa Flecchia: Canavese, arte ottocentesca e cieli profondi
A Magnano, nel silenzio bucolico tra Biella e il lago di Viverone, Villa Flecchia apre il cancello per due nottate dedicate alle stelle cadenti.
Al tramonto, i volontari dell’Associazione Amici del Polo Astronomico di Alpette allestiscono postazioni di osservazione, ponendo l’accento su oggetti celesti facilmente visibili in estate. All’interno della dimora, luci soffuse valorizzano la prestigiosa collezione di paesaggi piemontesi dell’Ottocento, aperta in via eccezionale per il percorso serale.
L’esperienza, sospesa tra arte e natura, chiude il trittico piemontese delle «Sere FAI d’Estate», invitando a riscoprire il territorio con uno sguardo diverso e, per una volta, rivolto verso il cielo.
Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.