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Ipnosi e chirurgia alle Molinette di Torino: eseguiti i primi due interventi in ipnoanestesia

Da Gianluca Rini

Dicembre 01, 2024

Ipnosi e chirurgia alle Molinette di Torino: eseguiti i primi due interventi in ipnoanestesia

Un’importante innovazione nel campo dell’anestesia e della chirurgia ha visto la luce all’ospedale Molinette di Torino. Due pazienti, rispettivamente di 75 e 79 anni, sono state sottoposte a un intervento per la rimozione di tumori benigni delle ghiandole paratiroidi, utilizzando una tecnica avanzata e minimamente invasiva.

Ciò che rende unico questo intervento è l’utilizzo dell’ipnosi, abbinata all’anestesia locale, riducendo così l’impiego di anestesia generale, un vantaggio significativo soprattutto per pazienti con problematiche cardiovascolari.

Innovazione in chirurgia con l’ipnosi

All’ospedale Molinette, i chirurghi hanno effettuato le operazioni utilizzando tecniche mini-invasive che richiedono piccole incisioni, comprese tra i 2,5 e i 3 cm, sul collo per rimuovere i tumori delle paratiroidi.

La vera rivoluzione, però, risiede nella nuova modalità anestesiologica scelta dai medici: l’ipnoanestesia, una combinazione di ipnosi e anestesia locale. Questo approccio offre particolari vantaggi, soprattutto per i pazienti con patologie cardiache che rendono l’anestesia generale un’opzione più rischiosa.

L’ipnosi è già usata in alcuni Paesi europei per interventi di chirurgia complessa, poiché modula la percezione del dolore e aiuta a ridurre lo stress emotivo. Inoltre, facilita una ripresa più veloce dopo l’intervento. Il dottor Maurizio Bossotti, responsabile della Chirurgia tiroidea-paratiroidea, ha spiegato come l’ipnoanestesia non alteri la tecnica chirurgica, mantenendo tempi e procedura invariati rispetto all’anestesia generale. Questo significa che il chirurgo può operare senza modificare la propria tecnica, sempre con elevati livelli di precisione.

I vantaggi per i pazienti a rischio

Dal punto di vista anestesiologico, l’ipnosi offre un’opzione vantaggiosa per chi presenta rischi elevati, poiché consente di ridurre l’uso di farmaci pesanti, limitando gli effetti collaterali. Grazie all’ipnosi, i pazienti non provano dolore durante l’intervento e vivono un’esperienza chirurgica meno traumatica dal punto di vista psicologico, con un decorso post-operatorio più sereno.

L’équipe dell’ospedale Molinette, coordinata dal dottor Bossotti, ha riunito vari specialisti, tra cui il dottor Pietro Soardo, la dottoressa Valentina Palazzo, che è anche ipnologa, e gli anestesisti diretti dal dottor Roberto Balagna. Grazie alla collaborazione tra esperti di diversi campi medici, è stato possibile selezionare i pazienti più adatti all’operazione, offrendo loro i migliori risultati con il minimo rischio.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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