Il 25 novembre è la giornata ufficiale contro la violenza sulle donne, un giorno simbolico, ma certamente una lotta attiva tutto l’anno.
Con questa premessa, parliamo del progetto delle volontarie dell’ Associazione Il Telefono Rosa Piemonte – Centro di Orientamento per i Diritti delle Donne, oggi presenti con uno stand in Piazza Caduti della Libertà a Moncalieri
, supportate dal corpo dell’armata dei Carabinieri. La presenzialità delle forze dell’ordine è certamente segno di forte organizzazione, impegno e serietà all’interno della confederazione, nel supportare al 100% le vittime in questione.
La redazione di TorinoFree ha avuto oggi l’onore di saperne di più.
A spiegare più nel dettaglio questo bel progetto è Monica S. una delle rappresentanti de Il Telefono Rosa:
La nostra è la prima associazione nata in Italia e dal 1988 siamo al fianco delle donne per farsi che non siano più delle vittime, ma delle donne che vivono a pieno la loro vita con tutti i loro diritti e libere dalle violenze fisiche e psicologiche.
Gentile Monica, cosa offre nel dettaglio a queste donne il vostro importante progetto?
Abbiamo diversi interventi di supporto, un numero di telefono a cui rivolgersi, sempre attivo, diversi municipi pronti ad intervenire, dove all’interno dell’armata vi sono tante figure femminili, una sorta di ulteriore sensibilizzazione, donne che supportano e proteggono altre donne, il che è magnifico.
Assistenza psicologica, rifugi d’accoglienza con indirizzi segreti, supporto per i minori e dal 2020 è nato anche il supporto online. Le nostre donne sono “assistite” anche con videochiamata.
Ma non finisce qui, vi sono diversi interventi, tutte consultabili e spiegate in maniera ottimale sul nostro sito : telefonorosa.it
Sono molte le chiamate ricevute?
Purtroppo si. Anche per questo, soprattutto dal 2020 in poi, abbiamo aumentato e modernizzato il nostro “filo di comunicazione”. Tuttavia, siamo anche fieri nel dire che il Telefono Rosa ha aiutato, e continuerà a farlo, molte situazioni diversamente drammatiche.
Ringraziamo l’associazione de Il telefono Rosa e il corpo dei carabinieri, sia per l’ intervista che per il loro impegno quotidiano contro una causa cosi importante.