Nasce l’Idropolitana a Torino: una struttura di ingegneria idraulica lunga 14 km
Da Gianluca Rini
Novembre 17, 2024
Alcuni progetti di ingegneria riescono a esprimere al meglio il progresso e l’identità di una società. Nella Torino contemporanea, un esempio importante di ingegneria idraulica è rappresentato dal nuovo collettore mediano, noto anche come Idropolitana, in fase di realizzazione da parte di Smat.
L’opera infrastrutturale estesa per 14 km
Questa grande opera infrastrutturale si estende per 14 chilometri, ha un diametro esterno di 4 metri ed è collocata a una profondità di circa 20 metri. Comprende 53 punti di ispezione ed è stata progettata per raddoppiare la capacità del collettore esistente, garantendo una migliore gestione delle acque reflue di Torino e di altri venti comuni della zona sud, tra cui Castiglione.
L’Idropolitana avrà un ruolo essenziale nella mitigazione degli effetti di eventi meteorologici estremi, riducendo l’impatto di questi sulla città e consentendo, nel contempo, la manutenzione del collettore esistente, che potrà essere eventualmente, quando necessario, chiuso in modo da compiere interventi di riparazione.
Le fasi per la realizzazione dell’Idropolitana
Di recente è stato fornito un aggiornamento sullo stato dei lavori. La prima fase, che include il tratto dal parco Colonnetti fino a piazzale Ceirano e il collegamento con la rete esistente, è stata già completata. La fase successiva, invece, prevede la realizzazione di un tratto di 9,5 chilometri tra il parco dell’Arrivore e piazzale Ceirano, utilizzando una macchina meccanica scavatrice.
Questa talpa meccanica è stata costruita e collaudata a Schwanau, in Germania, successivamente trasportata via mare dall’Olanda fino a Genova, e poi condotta su strada fino a Torino. Il prossimo 4 dicembre la macchina verrà calata nel pozzo dell’Arrivore, profondo 22 metri e con un diametro di 25 metri.
La talpa non solo scaverà il tunnel, ma costruirà anche, contemporaneamente, la volta e la base del condotto, posizionando in modo automatico segmenti di cemento e acciaio. Inoltre, gestirà l’installazione di servizi supplementari, trasportando i materiali necessari su una serie di vagoni interni, formando così un piccolo treno lungo circa 130 metri.
Il ritmo di avanzamento previsto è di circa 30 metri al giorno. Attualmente sono già operative 80-90 persone e altre cento si occuperanno del monitoraggio e del funzionamento della macchina. L’infrastruttura ha un costo complessivo di circa 146 milioni di euro e richiederà un periodo di costruzione di quattro anni.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.