Una nuova speranza all’ospedale Maria Pia di Torino
Da Redazione TorinoFree.it
Dicembre 22, 2017

L’ospedale Maria Pia Hospital di Torino, considerato un GVM Care & Research di Alta Specialità accreditato S.S.N, da anni è un prezioso centro di riferimento per la medicina e la chirurgia bloodless (senza sangue), che da la possibilità di ridurre ed evitare le emotrasfusioni durante gli interventi.
L’ospedale negli ultimi anni ha una ricca casistica d’interventi bloodless, partiti da un’esperienza iniziata in Cardiochirurgia e continuata nelle altre discipline, applicata adesso anche nella Cardiologia interventistica, in Chirurgia vascolare, Chirurgia generale e Ortopedia.
Tutto questo grazie a un team multidisciplinare di chirurghi, anestesisti, un ematologo, perfusionisti e infermieri, che usano la chirurgia mini-invasiva con grande attenzione al rispetto dell’integrità del paziente.
Il team è specializzato in una specifica formazione, oltre che nell’applicazione di tecniche di attento risparmio del sangue, con lo scopo di evitare le emotrasfusioni nel percorso di cura perché, oltre a rispettare vari motivazioni religiose del paziente, si permette in generale migliori risultati e un recupero post-operatorio più rapido, com’è ben spiegato dalla ricerca internazionale.
Le metodologie applicate all’ospedale Maria Pia Hospital sono legate a quelle dei maggiori centri cardiochirurgici mondiali, come il DeBakey Heart and Vascular Center di Houston che promuove da anni il bloodless, che consente persino il trapianto di cuore e polmoni senza emotrasfusioni.
La chirurgia bloodless fece il suo debutto nella comunità scientifica internazionale nel 1977, quando Denton Cooley pubblicò la sua esperienza al Texas Heart Institute di Houston su più di 542 pazienti cardiochirurgici che non potevano accettare l’emotrasfusione per motivi religiosi, come i Testimoni di Geova.
L’adozione di programmi formali di PBM (Patient Blood Management) cioè di ottimizzazione della “risorsa” sangue del paziente stesso oggi è un’indicazione specifica dell’Organizzazione Mondiale della Sanità da alcuni anni e del Ministero della Salute italiano, grazie a dettagliate linee guida emanate negli ultimi anni, ma purtroppo poco recepite dagli ospedali italiani in generale.
L’ospedale Maria Pia Hospital oggi è all’avanguardia nell’applicazione di questi protocolli e con un’esperienza di oltre vent’anni per ottimizzare una risorsa che è preziosa e non illimitata, quindi deve essere attentamente gestita.
I principi della medicina bloodless permettono all’équipe di prevenire e gestire l’anemia pre-operatoria, per poi ottimizzare successivamente la coagulazione allo scopo di ridurre il rischio di sanguinamento e poi promuovere un’ottimale emo-conservazione.
Molti studi clinici, come quello del Centre for Bloodless Medicine and Surgeryistituito nel John Hopkins Medical Institution di Baltimora (Maryland), hanno dimostrato che la chirurgia bloodless ha minori complicazioni per il paziente rispetto alla strategia trasfusionale più ordinaria.
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