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Torino, Palazzo Reale: David Seymour, l’artigiano della fotografia in 127 scatti

Da Redazione TorinoFree.it

Aprile 06, 2014

Torino, Palazzo Reale: David Seymour, l’artigiano della fotografia in 127 scatti

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E’ assolutamente da non perdere, la retrospettiva dedicata a un grande reporter di guerra, David Seymour. Inaugurata giovedì 3 aprile a Palazzo Reale e visibile fino al 14 settembre. Organizzatrice dell’evento è  Silvana Editoriale in collaborazione con Magnum Photos e la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Piemonte. Un percorso espositivo di 127 scatti fotografici  in bianco e nero, 127,suddivisi in 9 sezioni (Francia,La guerra civile in Spagna,Germania, Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale, i bambini della guerra, Israele, Egitto, Celebrità, Ritratti di Chim) e rappresentano i momenti fondamentali della breve ma intensa vita e carriera di Seymour.Tanti esempi di fotografia dalla guerra e della guerra, di uno dei pionieri dell’arte fotografica, con al centro i volti di bambini e soldati, civili e seminaristi,  in alcuni degli episodi più tragici della storia mondiale ma anche volti di personaggi icona del mondo del cinema  e della politica.

 Chi era DAVID SEYMOUR

In realtà David Seymour veniva chiamato Chim,(pronuncia Scim), diminutivo e pseudonimo di Szymin, vero cognome di Seymour, ed era nato a Varsavia nel 1911 da ebrei polacchi benestanti. Dopo i primi studi a Lipsia, a Parigi, nel 1933inizia la sua carriera fotografica e conosce Robert Capa e Henri Cartier- Bresson. Tra i suoi reportage più famosi di quegli anni, la Guerra civile spagnola e i ritratti dei bambini durante le guerra, per i quali è quasi sempre ricordato, per la grande umanità e immediatezza. Chim si considera un artigiano della fotografia, non un artista, cerca sempre di scomparire nello scatto, per rendere l’immagine  più autentica. Nel 1939 Seymour è al seguito dei rifugiati spagnoli repubblicani che sono diretti in Messico in fuga dalla Spagna franchista, ed è a a New York quando scoppia la seconda guerra mondiale e dove viene arruolato e inviato come fotoreporter di guerra. E’ un intellettuale umanista, conosce sei lingue, senza figli, mai sposato, riesce però a   raccontare con sensibilità l’infanzia rubata degli orfani di guerra. Intanto, nel 1942, è naturalizzato americano. Dopo la guerra torna in Europa per documentare le condizioni dei bambini rifugiati per conto dell’Unicef. Siamo nel 1947, quando Chim diviene uno dei fondatori della Magnum Photos insieme ad  altri nomi celebri come Robert Capa e Henri Cartier Bresson. Dopo la morte di Capa, nel 1954 Chim diventa presidente della Magnum fino alla morte, il 10 novembre 1956, in Egitto insieme al fotografo Jean Roy, mentre documentavano la crisi di Suez.

DOVE E QUANDO

Palazzo Reale, da martedì a domenica 9:30 – 18:30, ultimo ingresso ore 18, lunedì chiuso.

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