la Fagiolata del Carnevale Storico di Santhià dopo la tv torna lunedì 3 marzo a Santhià
Da Redazione TorinoFree.it
Febbraio 28, 2014

La colossale fagiolata del Carnevale Storico di Santhia’ è arrivata ieri, 27 febbraio, in televisione. L’edizione 2014 del Carnevale è stata protagonista della puntata della della Prova del Cuoco, condotta da Antonella Clerici. Giovedì 27 febbraio, tradizionale giovedì grasso, una delegazione del Carnevale composta dalle maschere Stevulin e Majutin e da esponenti della Pro Loco di Santhia’ ha fatto tappa negli studi della Rai di Via Nomentana, per presentare il piatto simbolo della tradizione del carnevale, la Fagiuolata con la sua storia secolare e pressoché unica nella gastronomia e folclore italiano. Occasione, davvero ghiotta, è il caso di dirlo, per il carnevale piemontese per farsi conoscere da milioni di telespettatori. La Prova del Cuoco è ormai un appuntamento fisso per esperti, addetti ai lavori e semplici appassionati. Quest’anno è la 14 edizione con nuovi collegamenti da i luoghi più interessanti dal punto di vista gastronomico della nostra penisola. Il debutto in televisione si aggiunge ad altri eventi che fanno di questo carnevale, come il gemellaggio con Viareggio che ha visto il Carnevale di Santhia’ domenica 16 febbraio partecipare con le maschere Stevulin e Majutin, la Banda Musicale e alcuni rappresentanti dello Stato maggiore nella loro prima sfilata viareggina.
Il giorno della Fagiolata a Santhià: lunedì 3 marzo
Si perde ormai nella notte dei tempi la tradizionale e gigantesca fagiolata che richiama ogni anno migliaia di visitatori provenienti dal Piemonte e anche da altre località. Con circa ventimila razioni distribuite gratuitamente a tutta la popolazione, è probabilmente la più grande. Ci si prepara presto, prima dell’alba, per allestire 150 caldaie di rame, dette caudere. Alle 5 del mattino, il gruppo dei Pifferi e dei Tamburi suona la svegliia per le autorità carnevalesche che sono incaricate di presiedere alla accensione dei fuochi delle caldaie. Un vero tripudio di cucina all’aperto. Ingredienti semplici sono alla base della ricetta della fagiolata: fagioli, lardo, salami. Ma quel che rende unico il gusto è sicuramente la cottura a legna e la quantità. A mezzogiorno dopo la benedizione del parroco e lo sparo di un doppio colpo di fucile la popolazione è allertata ed esce dalle case. Sulle tavole chilometriche per le vie di città vengono disposti contenitori di ogni tipo per la distribuzione dei fagioli. Il tutto è curato da oltre 300 addetti divisi in 32 gruppi guidati dai cosiddetti capipaline.
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