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Accademia di Medicina Torino: il microbiota intestinale presentato alla seduta scientifica

Da Federica Felice

Novembre 15, 2021

Accademia di Medicina Torino: il microbiota intestinale presentato alla seduta scientifica

Martedì 16 novembre 2021, alle ore 17,30, si terrà una seduta scientifica pubblica organizzata dall’Accademia di Medicina di Torino per presentare i risultati delle due ricerche sul microbiota intestinale.

Accademia di Medicina Torino: i dettagli della seduta scientifica

La riunione avverrà sia in presenza fisica, precisamente in via Po n. 18, sia on-line, attraverso un webinar apposito.

La finalità di questo incontrò sarà proprio quella di espletare i risultati scientifici sulle ricerche in merito al microbiota intestinale. Le stesse, sono state selezionate da una Commissione nominata dall’Accademia di Medicina di Torino su 146 progetti e finanziate nel 2019 dall’Azienda vinicola “Beni di Batasiolo”.

Ad introdurre la presentazione sarà il Prof. Umberto Dianzani, immunologo dell’Università del Piemonte Orientale che, insieme al Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Farmacologiche e Biomolecolari dell’Università di Milano, Andrea Baragetti e alla Professoressa Associata di Farmacologia dell’Università di Perugia, Simona Ronchetti, renderanno noti i risultati ottenuti dalle ricerche. A concludere l’evento sarà il Prof. Giancarlo Isaia, Presidente dell’Accademia di Medicina di Torino.

Un’anticipazione dei temi dell’evento

Il progetto “Potere pro-infiammatorio della dieta sulla composizione del microbiota intestinale e relazione con la malattia cardiovascolare ischemica” parte dal presupposto che un microbiota intestinale non ottimale potrebbe costituire un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, in quanto in grado di promuovere un’attività pro-infiammatoria delle molecole prodotte dai batteri.

Attraverso delle analisi metodiche sofisticate, è stata riscontrata una correlazione tra la malattia, la composizione del microbiota intestinale e la variabilità della dieta. Questa relazione può risultare un marcatore utile per identificare nei soggetti a rischio, i segni precoci della malattia.

Il gruppo di ricerca coordinato dalla prof.ssa Ronchetti, attraverso il progetto “Valutazione dell’Associazione Prebiotico-Farmaco Biotecnologico per il trattamento delle malattie infiammatorie intestinali” ha impiegato la proteina ricombinante TAT-GILZ, come potenziale farmaco biotecnologico da utilizzare, unito ad un prebiotico (sostanza non digeribile di origine alimentare che favorisce selettivamente la crescita o l’attività di alcuni batteri intestinali) nel trattamento di un modello murino di colite autoimmune.

Da questo studio, sono emersi risultati positivi, che dimostrano l’efficacia del trattamento, sia con TAT-GILZ sia con il prebiotico (un estratto di lievito), usati anche in combinazione, nel migliorare la sintomatologia della malattia e la sopravvivenza degli animali.

In particolare, l’estratto di lievito ha favorito nel 100% la sopravvivenza degli animali. Questo grazie all’impatto sul microbioma fungino. In generale, i risultati ottenuti sono positivi per un futuro utilizzo di TAT-GILZ e del prebiotico, da impiegare nella terapia della colite autoimmune.

L’incontro si troverà nell’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), previa prenotazione da effettuare via mail all’indirizzo [email protected] e dietro presentazione del Green Pass, sia collegandosi da remoto al sito www.accademiadimedicina.unito.it

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Federica Felice

Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.

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