Rinnovo alla guida dell’Egizio: Christian Greco confermato direttore fino al 2028
Da Claudio Pasqua
Giugno 20, 2025

Christian Greco, alla guida del Museo Egizio di Torino dal 2014, ha ottenuto ufficialmente il rinnovo per un terzo mandato come direttore: resterà in carica fino al 2028. La conferma è arrivata nei giorni scorsi tramite Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, che ha precisato che il contratto è già pronto e verrà approvato dal consiglio di amministrazione entro la fine di giugno.
I motivi della riconferma
Visione internazionale: sotto la sua direzione, l’Egizio è diventato un polo culturale di livello globale, con una forte rete di collaborazioni accademiche e diplomatiche, specialmente con i paesi arabi. La sua leadership si inserisce anche nel quadro del Piano Mattei per l’Africa.
Riconoscimento unanime: accolto con favore da intellettuali come Alberto Angela, è stato descritto come una scelta ovvia per proseguire il percorso di rinnovamento del museo.
Progetti strategici in corso: tra restyling moderni, eventi culturali e conferme di prestigio internazionale, la sua permanenza garantisce continuità a iniziative in piena svolta.
Il Museo Egizio oggi
Fondato nel 1824, il Museo Egizio di Torino è il più antico museo importante dedicato all’Antico Egitto al di fuori del Cairo e il secondo più importante al mondo per collezione. Sotto la direzione di Greco ha festeggiato il bicentenario con un nuovo allestimento che ha rinnovato profondamente il percorso espositivo.
Negli ultimi anni il museo ha superato il milione di visitatori (nel 2023) ed è tra i luoghi culturali più visitati d’Italia.
Chi è Christian Greco
Nato nel 1974 ad Arzignano (Vicenza), Greco si è formato tra Pavia, Leida e Pisa, diventando egittologo di fama internazionale. Prima di approdare a Torino, ha lavorato nei fondi del Rijksmuseum van Oudheden di Leida e ha partecipato a missioni archeologiche in Egitto e nel Sudan.
È autore di volumi divulgativi, tra cui Tutankhamun. La scoperta del giovane faraone (2022), e ha curato importanti mostre come Il Nilo a Pompei (2016), Archeologia invisibile (2019), Aida, figlia di due mondi (2022).
Ha anche promosso iniziative innovative nel museo: dalla trasparenza sui depositi fino alla creazione di una rivista specialistica (RiME), contribuendo a creare un dipartimento interno dedicato alla collezione e alla ricerca.
Prossimi passi e novità in arrivo
Restyling ambienti: slittato alla primavera 2026, il rinnovamento interesserà le sale dedicate a Iti e Neferu (con nuovi affreschi) e gli Scavi della Valle delle Regine.
Eventi tematici: oltre all’annuale Giornata del Rifugiato, il museo ospita iniziative culturali ispirate a temi sociali e storici, rafforzando il legame tra memoria, società e inclusione.
Missioni e scavi: Greco continua a condurre, insieme a Lara Weiss, scavi a Saqqara, dove nel 2023 è stata scoperta la tomba di Panehsy, una scoperta di grande importanza universitaria.
Perché è una notizia importante
Il rinnovo della direzione non è solo una formalità: garantisce continuità a una strategia che ha portato il Museo Egizio a essere un modello internazionale di eccellenza nella ricerca archeologica, nella divulgazione culturale e nella diplomazia museale.
Sotto la guida di Greco l’istituzione si è trasformata: da museo statico è diventato un laboratorio vivo, aperto alle sfide contemporanee – dalle questioni politiche alla sostenibilità – pur mantenendo il rigore scientifico.
In sintesi, quella di Greco non è una riconferma formale, ma la conferma di un progetto iniziato e in pieno sviluppo, con nuove sale, mostre e scoperte archeologiche in arrivo, che punta a rafforzare il posizionamento del Museo Egizio di Torino come centro culturale di riferimento globale.
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Claudio Pasqua
Giornalista scientifico. Direttore ADI - Agenza Digitale Italiana